CRITICA SPETTACOLI

Cinema e musica, in una parola Ennio Morricone

Ennio Morricone, classe 1928, un gigante della musica e della storia del cinema accende la notte del 20° Lucca Summer Festival in piazza Napoleone festeggiando 60 anni di carriera e successi: The 60 years of music world tour. Quasi due ore di spettacolo, oltre 25 brani, il publico in estasi con la consapevolezza di essere presenti a un momento irripetibile.

Ennio Morricone, classe 1928, un gigante della musica e della storia del cinema accende la notte del 20° Lucca Summer Festival in piazza Napoleone festeggiando 60 anni di carriera e successi: The 60 years of music world tour. Quasi due ore di spettacolo, oltre 25 brani, il publico in estasi con la consapevolezza di essere presenti a un momento irripetibile.

Sale sul palco con il passo deciso, il vestito fumo di Londra con l’immancabile dolcevita, di un tono più scuro. Gli spessi occhiali da vista dalla montatura nera. Si siede rivolto alla sua orchestra, 200 elementi tra strumentisti e coro della Roma Sinfonietta, prende la bacchetta, un cenno al primo violino. Non una parola al pubblico. Nella piazza gremita cala un silenzio irreale e partono le prime note del tema di The Untouchables.

Un brivido. Da Brian de Palma a Tornatore, da Tarantino a Sergio Leone, da John Carpenter a Berry Levinson, fino a Roland Joffe, la storia del cinema, Cinecittà e Hollywood, si snodano in mezzo al pubblico che ascolta rapito. Sui maxi schermi montati ai due lati del palco, passano le immagini del maestro, del coro e dei musicisti. Non un frame dei film per i quali Morricone ha scritto note immortali.

Eppure chiunque fosse lì ha galoppato con Clint Eastwood sulle note de Il buono, il brutto e il cattivo, si è perso negli occhi di ghiaccio di Charles Bronson ascoltando The Man With the Harmonica, da C’era una volta il West, si è commosso con Deborah’s Theme, di C’era una volta in America.

Il maestro Ennio Morricone non ha deluso il suo pubblico e ha celebrato degnamente domenica 9 luglio, nella splendida cornice di piazza Napoleone a Lucca, i 60 anni di carriera. Quasi due ore di spettacolo, almeno 25 brani suonati e la seconda parte della serata dedicata al cinema impegnato con le note di film come Sacco e Vanzetti, La classe operaia va in paradiso, Sostiene Pereira, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, La battaglia di Algeri, Queimada.

Accompagnato dal soprano Susanna Rigacci, che ha interpretato tra gli altri brani, L’età dell’oro, tratto da Il buono, il brutto e il cattivo, Morricone ha incantato il pubblico con l’attesissimo Gabriel’s Oboe, il tema del film The Mission, da cui l’orchestra ha suonato anche Falls.

Difficile dire quale sia stato il momento più toccante, con la piazza in visibilio per la strepitosa interpretazione di Abolicao, dal film Queimada, che la leggenda del Fado, la cantante portoghese Dulce Pontes ha regalato alla piazza. Al termine dell’esibizione maestro e soprano si sono sfiorati le mani, Dulce Pontes si è inchinata e Morricone le ha stampato un bacio tra i capelli.

Un trionfo, che si è chiuso con la standing ovation finale e il lunghissimo applauso degli 8 mila spettatori. Il maestro, che per tutto la durata del concerto è rimasto seduto sulla sua sedia, pacato, taciturno, si è alzato, si è inchinato al pubblico che lo acclamava, si è allontanato portando con sé un momento di storia della musica, del cinema e del Lucca Summer Festival, che non poteva celebrare meglio i propri 20 anni di attività.