IL NUMERO

40

Sono le sostanze cancerogene e 400 quelle tossiche sulle 4.000 delle sostanze chimiche che contiene una sola sigaretta. Le componenti cancerogene delle “bionde” – in particolare gli idrocarburi policiclici aromatici, come il benzene –, entrano in circolo nel nostro corpo a partire da 15-30 minuti dal primo tiro.

Il benzene è un componente naturale del petrolio ma viene prodotto, per combustione incompleta del carbonio, anche dai vulcani o dagli incendi boschivi, ed è comunemente usato in pesticidi e carburanti. È una sostanza cancerogena collegata a un più alto rischio di leucemia negli esseri umani, ma anche ad anemia, danni genetici, danneggiamento dei tessuti ossei e complicazioni per le donne in gravidanza. Il 50% dell’esposizione al benzene è dovuto al fumo di sigaretta, attivo o passivo

Tra le 40 sostanze nocive alla salute, presenti in ogni pacchetto di sigarette, oltre al benzene, si può trovare l’arsenicoun veleno contenuto nei topicidi che si accumula nel corpo del fumatore danneggiando cuore e vasi sanguigni e interferendo con la capacità del nostro organismo di riparare i danni al DNA e, oltre ad essere cancerogeno, danneggia il sistema nervoso e quello digestivo.

Non manca il catrame, un cocktail di agenti chimici prodotto dalla combustione del tabacco, un residuo marrone e appiccicoso che si attacca su denti, dita e polmoni dei fumatori. Né manca la formaldeide od il cadmio, un metallo utilizzato per confezionare le batterie e che entra nel nostro organismo attraverso il fumo di sigaretta e danneggia i reni e il rivestimento delle arterie (oltre naturalmente ad essere un potente cancerogeno). Normalmente siamo capaci di espellerlo attraverso l’urina, ma la dose incamerata attraverso le sigarette può superare quella che possiamo smaltire.

Il cromo, il cianuro di idrogeno, il monossido di carbonio, un gas incolore e inodore che costituisce il 3-5% dei prodotti della combustione delle sigarette. Legandosi allo ione ferro dell’emoglobina al posto dell’ossigeno, diminuisce la quantità di ossigeno trasferita nel sangue privando i tessuti della loro linfa vitale. Per finire con l’ammoniaca – esatto, la stessa che si usa anche per pulire i bagni – e con l’ossido di azoto; sì, quello che si trova anche negli scarichi delle auto ed è tra i maggiori inquinanti atmosferici.

Tra gli altri elementi, una “bionda” contiene anche in media 0,8 mg di nicotina, una sostanza che genera dipendenza; ecco perché, smettere di avvelenare, sì, non smettere di fumare, ma smettere di avvelenare il nostro corpo è particolarmente difficile. Non impossibile.