LA CASA EDITRICE

La copia n. 34/150A

I libri di TESSERE sono numerati. Tirature limitate e ogni copia, dunque, con un’identità propria. In seguito all’arrivo della n. 34/150A ne è scaturito questo scritto che va a ripescare qualcosa nella memoria:

N°. 34/150A

Oggetti prodotti in serie. Uno identico all’altro; nella forma, colore, dimensione, peso, tatto, odore, provenienza. Ognuno con un destino diverso, proprio come noi, nel nostro ingresso nel mondo: nei corridoi delle nursery degli ospedali, in quei carrelli d’acciaio spinti da infermiere con orrendi collant bianchi, annoiate, apatiche, nervose a volte, assorte in pensieri sconosciuti, indifferenti quasi sempre al mucchietto di indistinguibili fagotti inermi o inutilmente strepitanti. Parimenti, le copie intonse, ancora odorose d’inchiostro e di carta appena tagliata, stipate in scatole di cartone, aspettano forse braccia accoglienti, desiderose, chissà, d’essere sfiorate, sfogliate, scoperte, conosciute. Non ci è dato sapere in anticipo la loro storia; quante saranno passate al vaglio con occhi, matite, pennarelli, umori di caffè, lacrime, sughi; le più fortunate ad assorbire l’ultima esalazione di qualche tessuto vegetale, un sospiro pensieroso; altre ad abbracciare strette, beate, un foglietto stropicciato, un cartoncino ingiallito; altre ancora invece ad avvizzire non viste, non lette; per finire poi, con destini altrettanto diversi, a punteggiarsi di ruggine, a scolorire riarse, intridersi di fumo o illanguidire nell’umido, nella migliore delle ipotesi a passare di mano.

Appropriazione indebita 34/150A è arrivata a destinazione; è stata sfogliata e letta fino in fondo, ha incuriosito e interessato. Ha scavato, mosso, parlato; ha sortito effetti e scrittura a sua volta. Possiamo pensarla una copia felice.

Nella foto, i suoi attuali proprietari e la sottoscritta poco più che ventenni e, dietro mentite spoglie, il suo autore sotto un cielo marcio a Venezia.

Fili, trame, tessere.

Antonella Blanco
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