LA DATA

28 marzo 1960

Il 28 marzo 1960 è un giorno importante per la Chiesa cattolica: Papa Giovanni XXIII nomina cardinale Laurean Rugambwa, sacerdote nel 1943 e vescovo nel 1951, arcivescovo di Dar-es-Salaam nel 1968, incarico che conservò fino al 1992, primo cardinale africano e primo cardinale nero della storia. Era il tempo delle novità del Concilio Vaticano II che il “papa buono” – come se ii precedenti fossero stati tutti cattivi – aveva indetto per avvicinare la chiesa ai fedeli. Tra l’altro si decise che la messa non venisse più celebrata in latino ma nelle varie lingue per una effettiva partecipazione dei fedeli al culto ed evitare che dai banchi della chiesa si levassero frasi, invocazioni e preghiere di cui nemmeno si conosceva il significato. Diventeranno gli anni del Catechismo olandese, della Teologia della Liberazione e di altre spinte innovative che porteranno nelle chiese giovani con i capelli lunghi, le chitarre, le messe beat, quindi era anche tempo che l’Africa avesse un suo figlio ai vertici della chiesa. Era anche il tempo in cui Marcel Lefebvre iniziò a prendere le distanze dalle novità conciliari per arrivare allo scisma vero e proprio. Tutte queste novità, a qualche esponente della curia romana, di sicuro provocarono violenti attacchi di orticaria, cosa che sembra accadere oggi per alcune decisioni di Papa Francesco. La nomina di Laurean Rugambwa non fu un contentino, una nomina di facciata, il neo cardinale intervenne quindici volte nelle sedute pubbliche del Concilio e partecipò poi al conclave del 1963 e quello del 1978.

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