LA DATA

25 febbraio 2004

Confesso di avere scelto per il 25 febbraio una notizia di poco interesse col preciso scopo di invogliare chi legge a visitare Matera, splendida città inserita dal 1993 nel Patrimonio Mondiale Unesco, e a farlo possibilmente prima del 2019, fatidico anno in cui la città sarà Capitale europea della cultura, attirando orde di turisti su e giù per Sasso Caveoso e Sasso Barisano.

La Passione di Cristo di Mel Gibson uscì nelle sale il 25 febbraio 2004; costato più di 20 milioni di dollari, girato in latino e aramaico (in un primo tempo Gibson non voleva neppure che fosse sottotitolato), il film ebbe un grandissimo successo di pubblico, ma suscitò anche molte polemiche per alcune scene di forte e cruda violenza. Alle riprese parteciparono anche diversi attori italiani, tra i quali Monica Bellucci nel ruolo di Maria Maddalena, Sergio Rubini in quello del ladrone Disma, Claudia Gerini nel ruolo della moglie di Pilato, Rosalinda Celentano come Satana.

Il film, che narra le ultime ore di vita di Gesù Cristo, dalla preghiera nell’Orto degli Ulivi al processo condotto da Ponzio Pilato, fino alla flagellazione, alla morte in croce ed alla resurrezione, fu girato interamente in Italia, a Cinecittà per gli interni, nella città fantasma di Craco (sempre in Basilicata) e soprattutto nei Sassi di Matera. All’epoca Gibson aveva dichiarato: «Alcune parti della città sono antiche di 2000 anni, e l’architettura, i blocchi di pietra, le zone circostanti e il terreno roccioso aggiungevano una prospettiva ed uno sfondo che noi abbiamo usato per creare i nostri imponenti set di Gerusalemme. Abbiamo fatto molto affidamento sulla vista che c’era lì. In effetti la prima volta che l’ho vista, ho perso la testa, perché era semplicemente perfetta».

I luoghi utilizzati come set sono stati principalmente: Murgia Timone, Via Muro presso la Civita, Vico Solitario nel Sasso Caveoso, Piazza di Porta Pistola.

Potrete seguire da soli l’itinerario alla scoperta dei luoghi utilizzati da Gibson per ambientare il film, oppure affidarvi ad una guida. In ogni caso sarà bene partire dal Belvedere di Murgia Timone, altopiano da cui si abbraccia con la vista l’intera città vecchia, che ha fatto da quinta naturale per le scene del Golgotha (Crocifissione) e del Discorso del Monte e dove potrete visitare insediamenti umani risalenti al Neolitico, chiese rupestri e jazzi (particolari recinti per pecore), utilizzati ancora oggi dai pastori.

Presso la Masseria Radogna, sede del Centro di Educazione Ambientale del Parco della Murgia, sono state girate anche molte scene relative alla vita di Gesù: la Scena della Casa di Gesù, e flashback della sua vita da bambino.

Spostandosi nel centro storico si giunge alla Civita, dove è possibile percorrere Via Muro, lunga scalinata in cui è stata girata la scena della Via Crucis e della Passione (nel 1964, nello stesso luogo, Pasolini girò la medesima scena nel suo Vangelo Secondo Matteo). Proseguendo si raggiunge il Sasso Caveoso, dove, lungo Vico Solitario, proprio davanti al complesso rupestre di Santa Lucia alle Malve, sono state girate le scene del Mercato; nell’antica Chiesa Rupestre di Madonna delle Virtù furono girate le scene dell’Ultima Cena e della Lavanda dei Piedi.

Infine, gli appassionati di Gibson e di tour cinematografici stiano in allerta: secondo USA Today il regista girerà prossimamente a Matera Resurrection, sequel di La passione di Cristo, con l’attore James Cavieziel ancora nel ruolo di Cristo.