LA PAROLA

Profumo

È evanescente, eppure può essere molto persistente. Sollecita il più antico dei cinque sensi, l’olfatto, quello che più avvicina l’uomo all’animale. Il suo potere evocativo non ha rivali, non a caso si parla di “profumo dei ricordi”.

La parola viene dal francese parfum, a sua volta derivato dal latino per, “attraverso”, e fumum, “fumo”. Alla lettera significa dunque “attraverso il fumo” perché i primi profumi venivano realizzati bruciando essenze come l’incenso.

La capacità di miscelare gli aromi era già propria delle popolazioni più antiche e ogni profumo rispecchia la cultura del paese e della civiltà in cui è stato realizzato. I profumi moderni sono un mix di alcol, oli, essenze naturali ed elementi sintetici e un’essenza può essere composta anche da un’ottantina di questi elementi. Le sostanze odorose possono essere ricavate da fiori, frutti, cortecce, resine, spezie, muschi, bacche e radici, ma anche da alimenti golosi come cioccolato, zucchero, miele, mandorle e caramello. Alcuni profumi, specie quelli studiati per sollecitare i sensi di chi è sensibile ai feromoni, sono di origine animale: l’ambra grigia, per esempio, è una secrezione biliare del capodoglio che viene espulsa dall’intestino; il castoreum è una sostanza contenuta nelle ghiandole che si trovano nei genitali del castoro, lo zibetto si trova in analoghe ghiandole della civetta; il muschio viene rilasciato per marcare il terreno durante la stagione degli amori dal mosco, un piccolo cervo.

I profumi hanno una grande quantità di sfumature e cambiano in base alla pelle su cui vengono spruzzati, ma vi sono tre note principali che si possono riconoscere: quella di testa è la più importante per la scelta poiché è quella che si percepisce subito, segue la nota di cuore che si percepisce nelle ore successive e poi la nota di fondo che è quella più persistente. In base alla concentrazione delle sostanze contenute un profumo viene classificato, in ordine crescente, come eau fraiche, eau de cologne, eau de toilette, eau de parfum ed estratto.

Il profumo dei cibi è uno degli elementi costitutivi della cucina, dimostrando quanto sia potente il suo potere di seduzione e di attaccamento. Nell’immaginario di ciascuno il profumo della pietanza cucinata dalla mamma la domenica, quando si era bambini, resta insuperabile.

E’ dunque la seduzione il principale obiettivo ed effetto di un profumo. Rimasta nella storia la risposta data da Marilyn Monroe a chi le chiedeva che cosa indossasse per andare a dormire: “Due gocce di Chanel n. 5”.

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