LA PAROLA

Istinto

L’etimologia della parola esplicita molto chiaramente il suo significato. Viene infatti dal latino instinctum, participio passato del verbo instinguere che significa pungere, eccitare. L’istinto è dunque una pulsione innata, ciò che spinge ad agire con immediatezza prima di avere il tempo di pensare. Accomuna l’uomo e l’animale. Sono comportamenti istintivi, per esempio, le migrazioni degli uccelli, il corteggiamento nelle diverse specie, il modo di cacciare o di mimetizzarsi. In tutte le specie, compresa quella umana, gli istinti primari sono quello di sopravvivenza, quello sessuale, quello dell’appagamento della fame e della sete.

Ma l’istinto è anche quello che spinge il neonato a respirare autonomamente appena uscito dal ventre della madre, a mettersi eretto e a cominciare a camminare quando ha circa un anno. È l’istinto che spinge il cucciolo di tutte le specie a cercare la mammella che lo nutrirà. L’etologo Konrad Lorenz ha studiato questi schemi di comportamento innati considerando l’istinto come una grande forza all’interno dell’organismo che deve incanalarsi in qualche modo. Il contrario di istinto è intenzione, ragione.

Esiste l’istinto materno? La spinta all’accudimento è solo una questione di ormoni? Psicologi e sociologi continuano a dibatterne. E ancora: si può resistere all’istinto? E, se vi si può resistere, è davvero un istinto? Secondo Freud tutti gli istinti umani sono da ricondurre a quello di vita, legato alla ricerca del piacere, e a quello di morte, connesso alla spinta alla distruzione. Per Joung le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti e altri misteriosi fattori inconsci che con la volontà cosciente, le buone intenzioni, la ragionevolezza.

Nel linguaggio comune, la parola viene utilizzata anche in senso più ampio con il significato di temperamento: è gentile per istinto. Ma anche come sinonimo di intuito, fiuto: avere l’istinto degli affari, l’istinto del detective.

L’istinto è anche uno degli elementi che concorrono alla sopravvivenza della specie e del singolo individuo: quello di fuga, per esempio, ci mette al riparo da una situazione pericolosa; l’istinto di repulsione ci fa evitare cibi che potrebbero farci male. Insomma, nel dubbio, è sempre meglio fidarsi del proprio istinto.

Fonti: Wikipedia

Vocabolario Treccani

 

 

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