LA PAROLA

Soldi

«Money, get away», soldi andate via, cantano i Pink Floyd in The dark side of the Moon di cui ha scritto Maddalena Dalla Torre il 24 marzo scorso nella rubrica “Numeri”. Perché «is the root of all evil today», sono l’origine di tutto il male di oggi. Ma gli Abba la pensano diversamente: «Money money money / Must be funny / In the rich man’s world», soldi soldi soldi / deve essere divertente / nel mondo dell’uomo ricco. E già settant’anni fa, tanto per rimanere nelle canzonette, si sognava: «Se potessi avere mille lire al mese». Un desiderio che non tramonta: anche oggi, convertendole nella moneta europea, mille euro al mese farebbero la felicità di molti.

Soldi, plurale di soldo. È significativo che la parola non si usi quasi mai al singolare: i soldi devono essere tanti. Soldo deriva dal latino tardo soldus, che sta per solidus con il sottinteso di nummus, cioè moneta fatta tutta dello stesso materiale. Indicava una moneta d’oro massiccio in uso nel medioevo tra Goti, Franchi e Longobardi. Genericamente, soldi è sinonimo di denaro. Per sapere cos’è il denaro non c’è bisogno di consultare il vocabolario: è ciò che fa girare il mondo. Però nella saggezza popolare si contrappongono due visioni: con i soldi si arriva dovunque, ma anche non tutto si può comperare con i soldi. Con il denaro non sempre si può comperare la salute, per esempio. Mai la dignità.

Dalla parola soldo deriva anche soldato, cioè qualcuno che è «al soldo di», pagato per combattere. Del resto la guerra ha sempre a che fare con il denaro.

Una semplice ricerca su Google ci svela quali sono le frasi più digitate in rete contenenti la parola soldi. Queste: idee per fare soldi, guadagnare soldi da casa, come fare soldi velocemente, come fare soldi facili. È chiaro che si fa di tutto per averne, pena essere tacciati di non valere un soldo bucato. A seconda che siano stati guadagnati onestamente possono essere puliti o sporchi. Pochi, maledetti e subito, si esigono in cambio di un lavoro eseguito: meglio un pronto incasso, anche ridotto, che attendere tutto il dovuto non si sa quando.

Si dice di chi è in miseria che non ha il becco di un quattrino perché su alcune monete in corso nel Trecento era raffigurata una nave con il rostro, simile a un becco. E, ancora: «Se vuoi farti un nemico, prestagli dei soldi» per dire che nulla divide di più del denaro. D’altra parte, si sa, il denaro è lo sterco del diavolo. «Dietro ogni grande fortuna c’è un crimine», sentenziava Balzac.

Al cinema i soldi sono un tema ricorrente: Non per soldi ma per denaro, Il colore dei soldi, Per qualche dollaro in più, A che servono questi quattrini?, Come sposare un milionario, Poveri ma belli e infiniti altri. In Il regalo di Natale di Pupi Avati intorno a un tavolo da gioco su cui girano un sacco di soldi si svelano i finti amici e si perdono quelli veri. Dice l’editore Orson Welles al suo braccio destro in Quarto potere: «Lo sa, signor Bernstein? Se non fossi stato molto ricco, forse sarei potuto diventare un grand’uomo».

Time is money, dicono gli inglesi. L’abbiamo adottato anche noi: il tempo è denaro, chiudiamola qui.

Fonti: Vocabolario Treccani

 

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