DAILY LA PAROLA

Ninin

Ninin è una parola ligure che indica i bambini e si usa con lo stesso significato anche in altre regioni, dal Friuli alle Marche; a Triste vuol dire, oltre a bambino, anche “un pochino”. Nino, o nini, è la forma che si usa in Toscana; la Treccani dice che fa parte del vocabolario familiare italiano, perciò non è difficile trovarla un po’ dovunque, in particolare nelle regioni centrali e in quelle del nord.

Ninin. Il mondo è dei bambini e delle bambine è anche un festival dedicato all’infanzia organizzato nel Borgo di Fosdinovo dall’associazione Archivi della Resistenza, arrivato quest’anno alla sua quarta edizione. Il terzo fine settimana di giugno, quest’anno il 15 e 16 giugno, il paese si trasforma a misura di bambino e diventa  un palcoscenico ricchissimo di eventi, spettacoli, laboratori per bambin* da 0 a 99 anni. Dalle ore 10 fino a notte, due giorni di spettacoli, musica, letture, laboratori, stand, asini e tante altre sorprese, con gastronomia dalle 12 e dalle 19 presso la Piazza del Fosso. Tutti gli spettacoli di piazza sono ad ingresso libero e  ci sono anche i burattini, che per i ninin millennials sono davvero un incontro ai confini della realtà. Per informazioni: info@archividellaresistenza.it, tel. 3290099418. Il programma completo è pubblicato su www.archividellaresistenza.it e sulla pagina FB di Archivi della Resistenza.

Di un ninin racconta anche una bellissima canzone di Fabrizio De Andrè, dall’album Creuza de mâ, in genovese; la canzone s’intitola Sidun, metafora della fine civile e culturale del Libano, l’antica Fenicia, devastata dalla guerra. Il testo, inutile dirlo, è pura poesia.

 

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