LA PAROLA

Ombra

Quando camminiamo non siamo mai soli. Non importa dove andiamo o la direzione che prendiamo. Siamo lo stesso e con costanza seguiti, pedinati. La cosa assurda e ironica è che siamo seguiti da noi stessi. Ci inseguiamo da soli, inesorabilmente. E non in maniera filosofica o metaforica, intendo passo dopo passo.

Si chiama ombra e ci cammina di fianco, da sempre. Potrebbe essere considerata la nostra più cara amica. Il Peter Pan che vive dentro ognuno di noi ancora ci si aggrappa. Lei invece poggia i piedi leggeri sui nostri e la tocchiamo solo nel momento finale del passo, quello che conta. C’era quando abbiamo fatto quello che ci ha regalato il primo bacio e c’era quando ci siamo fermati, per paura di qualcosa. Si è seduta per terra con noi quando non ce la facevamo più, ad aspettare. L’ombra è l’altra metà del mondo, la parte nera, buia.

Nella simbologia di molte culture viene spesso associata al male, direttamente contrapposta alla luce che rappresenta il bene. È, invece, la copia sputata di ogni cosa. Da qualsiasi essere vivente a qualsiasi oggetto che abbia una normale consistenza materiale, abbastanza da anteporsi tra una qualsiasi superficie e una fonte luminosa, bloccando cosi il passaggio di luce. Stampando sulla parete di una stanza la sagoma perfetta di una mosca grossa come una mela, che si strofina le zampe sul bordo di una lampada.

Nelle arti visive l’ombra ha avuto un ruolo fondamentale. Ha dato spessore e profondità a dipinti di ogni genere. Caravaggio l’ha padroneggiata a tal punto da farne il suo marchio di fabbrica, sopravvivendo ai secoli. L’artista contemporaneo Mario Martinelli è andato nel profondo, specializzandosi nel disegno delle sole ombre, che sono protagoniste uniche dei suoi quadri. Da secoli i cinesi giocano con l’ombra creando forme mutevoli su di una parete, utilizzando solo il loro corpo come strumento.

L’essere umano è colmo di difetti, talvolta messi in ombra, appunto, dai pregi che l’intelletto ci regala. Ed ecco che un fenomeno oscuro ed apocalittico come l’eclissi viene spiegato in maniera semplice dalla scienza. E la luna non sparisce o sta per crollarci addosso di colpo, ma si trova semplicemente all’ombra del nostro pianeta, che si contrappone tra lei e la luce del sole.

Può essere “nascosto nell’ombra” il carattere di una persona che ha cattive intenzioni. E da sempre è l’uomo nero ad essere utilizzato come spauracchio per bambini capricciosi. E qui si potrebbe finire facilmente a parlare di razzismo e paura del diverso, soprattutto in tempi come questi. Ma per tutti l’ombra non è nient’altro che il luogo fresco dove sfuggire all’afa estiva o l’altra parte di noi stessi. Quella riflessa sul marciapiede in un giornata di sole o quella che guardo adesso, con la coda dell’occhio, muoversi sul muro della mia stanza.

E ogni volta che mi giro di scatto si ferma e mi fissa. Eppure sono sicuro di averla vista muoversi, impegnata in qualcosa, sembrava stesse scrivendo, ve lo giuro.

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