LA PAROLA

Portento

Ben lontano dal verbo portare, la parola portento deriva dal termine latino portentum, ossia presagio, segno del cielo. Il vocabolario Treccani definisce portento un «avvenimento o fatto che si presenta fuori dell’ordine naturale delle cose o che comunque ha dell’eccezionale e del meraviglioso».

Ma il portento in funzione predicativa è anche una persona che si allontana dalla normalità perché ha doti eccezionali o perché eccelle in qualche specifico campo lavorativo o sportivo. Ad esempio, in ambito calcistico molti cronisti hanno attribuito ad alcuni calciatori la dote di essere un vero portento in campo. Ugualmente può essere definito portento un prodotto ben fatto, un film o un pezzo musicale o ancora un cibo particolarmente prelibato nonché un medicinale dalle doti appunto portentose.

Fra i giovani, si usa anche in modo ironico e a volte spregiativo per descrivere qualcuno che si ritiene in gamba ma non lo è oppure per dileggiare. «Sisì guarda cosa ha combinato quel portento!»

Non è un complimento, si può esserne certi!

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