MEMORIE

Primo Levi e i tedeschi

BOLZANO – Il giorno della memoria 2017

18 gennaio, ore 17.30

Primo Levi e i tedeschi

Lezione di Martina Mengoni della Scuola Normale di Pisa

  • Palazzo comunale, sala di rappresentanza, vicolo Gumer 7, Bolzano

La Lezione è promossa dal Centro Internazionale di Studio Primo Levi di Torino. Si tiene tutti gli anni a Torino alla fine di ottobre e viene replicata in altre città: Milano, Roma e da quest’anno Bolzano. Si legge nel programma dell’iniziativa: «“Primo Levi e i tedeschi”: a leggere un titolo del genere è l’articolo determinativo “i” a fare problema. “I” tedeschi infatti non esistono, come non esistono “gli” italiani e tanto meno “gli” ebrei. Eppure in alcuni momenti della storia, la seconda guerra mondiale ad esempio, “i” tedeschi sono esistiti, nell’immagine che di loro si sono fatti gli altri o nell’idea che di quel popolo avevano i suoi capi. Ecco perché a volte basta un articolo a far scrivere un libro di storia, per contrastare equivoci pieni di pericoli e per rimettere le cose al loro posto». Il libro con quel titolo uscirà nei prossimi mesi da Einaudi in italiano e in inglese, come ottava Lezione Primo Levi. Martina Mengoni, giovane studiosa perfezionanda alla Normale di Pisa, illustra «i molti tentativi compiuti da Primo Levi nel corso di quasi quarant’anni per comprendere i tedeschi, anzi quei tedeschi che si sono macchiati in prima persona dei crimini di Auschwitz, o dei tantissimi altri rimasti “sordi, muti e ciechi” di fronte all’orrore. Sarà quel racconto ad allineare accanto a date precise i fatti concreti di uno sforzo costante, determinato. Per cominciare il contratto stipulato nel 1959 con l’editore Fischer Verlag per la pubblicazione in Germania della prima edizione in tedesco di Se questo è un uomo. E poi l’uscita del libro nel 1961, destinata a suscitare in numerosi lettori l’impulso a comunicare allo scrittore le loro sensazioni e le loro riflessioni del dopo. Lettere di tedeschi è il titolo dell’ultimo capitolo de I sommersi e i salvati, che nel 1986 darà conto di un dialogo difficile, a volte aspro, e dolorosamente inconcluso: Lettere di tedeschi, questa volta senza l’articolo determinativo, perché a scrivere, e in varie forme a tentare di scusarsi, risultano essere stati paradossalmente soltanto i tedeschi privi di responsabilità dirette. Dagli altri solo silenzio».

Info: www.primolevi.itinfo@alexanderlanger.net

Red.

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2 Commenti

  • ho visto il blog solo questa mattina ed ho trovato gli articoli interessanti e originali e chiedo se posso utilizzare qualche passaggio (citando la fonte) per le scuole, dove vado per parlare di ciò che è successo in passato perché diventi memoria per i più giovani.

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