DAILY LA PAROLA

Propinquo
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Dal latino propinquo ‘vicino, prossimo’, derivato dell’avverbio prope ‘vicino, presso’.

La meraviglia di questa parola è la ricercatezza: un concetto semplice che si prende lo spazio e il tempo di essere enunciato in maniera larga e tornita, e perciò intensa e intenta. Il propinquo non è più vicino del vicino, ma ha una massa di pensiero tale da incidere più profondamente, nell’espressione, questa qualità. Perché i termini poco comuni sono gesti insoliti, capaci di marcare con insolita forza le idee solite.

Il verbo ‘appropinquare’, per quanto sia poco comune, merita di essere tenuta in pronta considerazione.

In italiano il verbo latino ‘appropinquare’ viene recuperato nel XIII secolo, e ha vissuto sia come transitivo sia come intransitivo (specie pronominale). Ed è quest’ultima forma che in particolare ci suona nell’orecchio e ci scalda il cuore.

L’appropinquarsi è quindi un avvicinarsi. E il registro elevato a cui appartiene, anche se inviterebbe usi aulici, spiana piuttosto la strada all’ironia. Dal passo con cui si appropinqua capiamo subito che il collega intende chiederci un favore; scorrendo il calendario notiamo con una risata ansiosa che gli appelli degli esami si appropinquano rapidamente; e il portiere pigro si rianima con disappunto solo quando il pallone si appropinqua.

Va notato che i suoi significati sono semplici: si dice propinquo ciò che è vicino, nello spazio o nel tempo, e quindi posso parlare del sito archeologico propinquo alla cittadina, delle feste ormai propinque, di come i due romanzi dei due scrittori siano propinqui. E figuratamente questa vicinanza si traduce in intimità stretta: possiamo  raccontare di quanto noi  e certe  persone siamo propinqui, di come ci sia propinquo un tema, di come diventino propinqui i rapporti professionali. Inoltre, e con una naturale linearità, il propinquo, fattosi sostantivo, diventa il congiunto, il parente: presento con gioia gli amici ai miei propinqui; ci fa sentire ricchi e saldi l’essere circondati da propinqui.

E dunque, visto il periodo, come uno scioglilingua riprendiamo l’uso della parola propinquo e  appropinquiamoci al Natale.