RACCONTI ZIBALDONE

Quel freddo terrore capace di salvare il mondo

Ho un amico che certe volte mi fa il favore e, quando si muove per sé, si muove anche per me. Gli devo 30 euro da un sacco di tempo.

Ho anche un Router che non è mio, non ancora, almeno per qualche mese. Sta dritto sulla mensola vicino alla Tv a funzionare e basta. Mi permette di sfogliare le pagine del catalogo Netflix e la sera tira un freddo affilato in giro, anche se quando esco dal lavoro e vado a prendere il pranzo la macchina segna 15 gradi. Colpa di Buran che viene dall’est o delle scie chimiche, non lo abbiamo ancora capito, ma di sicuro mangiamo troppa carne.

Il telefono squilla e ancor di più la voce della donna dall’altra parte. Sulla soglia dell’euforia mi dice che devo pagare l’ultima bolletta, altrimenti staccano tutto. Proprio tutto? Tutto tutto, dice così. Allora prendo la bolletta e le chiedo perché sono quasi 70 euro. Perché il mese scorso hanno staccato tutto quando non ho pagato, dice. E quando dopo l’ho fatto hanno dovuto riattaccare tutto, quindi sono quasi 20 euro in più. Per avere TUTTO non sono neanche troppi alla fine.

Ho pagato la bolletta dal telefono e ho richiamato il numero, come mi ha detto di fare la donna squillante prima di augurarmi buona serata e riattaccare. Ha risposto un uomo e mi ha detto che andava bene e che non staccavano niente, che tutto rimaneva com’era, come ce l’avevo sempre avuto. Mi ha augurato una buona giornata e ho risposto grazie, poi ho strusciato via la conversazione dallo schermo.

Qualche giorno dopo sono uscito di casa, volevo salvare il mondo e dal divano sembrava impossibile. Volevo anche cambiare quello che ero, ma quello che ero quando lo guardavo nello specchio non era niente male.

Di notte nel letto non era la stessa cosa, però, non bastava girarsi sul lato fresco del cuscino o darsi una pettinata. Ma sono uscito lo stesso. Sul bancone non c’era la rivoluzione ma solo una birra fresca, ovviamente.

L’ho bevuta tutta d’un fiato e la barista l’ha segnata sul mio conto con una penna bic blu, la seconda me l’ha offerta un amico, sempre quello che ogni tanto mi fa il favore. Gli ho ricordato i 30 euro anche se non ce li avevo, né in tasca né altrove. Lui mi ha regalato un piccolo fiorellino verde e profumato e mi ha detto di non preoccuparmi, che ogni cosa rimaneva al suo posto. Che quando pagavano me, avrei pagato lui: si incazzava parecchio quando gli raccontavo delle mesate arretrate e dei problemi a lavoro.

«Il lavoro si paga sempre!» Diceva così, ma chiudeva con una bestemmia rabbiosa.

Sono tornato a casa e ho tirato via un tappo di plastica da una bottiglia di vino rosso, mi sono versato un bicchiere mentre cucinavo delle verdure al forno e un uovo in padella.

Dopo cena mi sono seduto sul divano. Ho pescato dalla busta del tabacco quello che rimaneva e l’ho rollato dentro una cartina lunga, prodotto raro. Lo puoi trovare solo in tabaccheria, nei distributori automatici, nei bar, nei bazar cinesi o all’autogrill.

Ci ho messo pure un po’ di quel fiore profumato. L’ho tritato con un grinder, un aggeggio fatto apposta ancora più raro della cartina lunga. Lo puoi trovare solo in tabaccheria o su Amazon. E dai cinesi.

Ho fatto un giro su Facebook mentre toglievo le scarpe e allungavo le gambe sul divano. Ho letto che annusare le flatulenze del proprio partner evita 5 tipi di malattie, che le persone che continuano a dormire dopo il suono della sveglia sono più intelligenti. Che chi corregge sempre gli errori grammaticali degli altri è una persona sgradevole e che la terra è piatta.

Ho chiuso TUTTO e sono andato in camera da letto. Mi sono girato su un fianco e ho guardato una mosca sbagliata e intorpidita ronzare goffa nel cono di luce della lampada sul comodino. E per la prima volta non ho provato quel freddo terrore per non essere io, quello capace di salvare il mondo davvero.

Le immagini (tecnica: pastello, china e grafite su carta) di questo racconto sono state realizzate da FIAMMA ANTONI CIOTTI FARULLI, che ringraziamo per aver messo la sua arte e il suo talento a disposizione di TESSERE

 

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