LA PAROLA

Questione

“Vorrei formulare una questione”, con il significato di “domanda”. Vi sono, però, anche le questioni complesse, quei problemi cioè da sottoporre all’attenzione e, possibilmente, da risolvere.

“Ha fatto una questione che non finisce più”, si dice di chi solleva una polemica lunga e infruttuosa; così come la celebre “questione d’onore”: un litigio che necessita di essere affrontato con onore, appunto, per salvaguardare il buon nome.

Una parola dai tanti significati, questione. Una parola molto usata nel lessico quotidiano. È una questione di punti di vista; bisogna arrivare al nocciolo della questione; è questione di vita o di morte. Il termine viene utilizzato anche nel linguaggio politico e giuridico, per indicare una situazione (una questione, appunto) complicata e dibattuta. Così vi è stata (in passato?) la questione meridionale, locuzione che indicava le profonde disparità tra Nord e Sud del nostro Paese, disparità che mettevano a repentaglio, nei primi del Novecento, la difficile tenuta dell’unità. E si parla oggi di questione dell’immigrazione, per dare un nome al fenomeno migratorio, che troppo spesso diventa solo una questione di conta di morti nel mar Mediterraneo.

In politica, il termine questione era usato da Enrico Berlinguer, segretario del Partito Comunista Italiano, che parlava di questione morale. «La questione morale, nell’Italia d’oggi, fa tutt’uno con l’occupazione dello stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt’uno con la guerra per bande, fa tutt’uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati», raccontava in un’intervista rilasciata a Eugenio Scalfari il 28 luglio 1981. Non solo una condanna alla corruzione, al malaffare, alla predominanza dell’interesse personale rispetto alla cosa pubblica, ma anche, e soprattutto, una difesa delle istituzioni dalla pericolosa avanzata dei partiti. I partiti devono essere uno strumento di comunicazione tra le istituzioni stesse e il popolo elettore, un ruolo che, spesso, oggi viene confuso. Una questione bizantina, per così dire.