LA PAROLA

Rammendare

ERNESTINA ROSSOTTO

Alla voce rammendare del vocabolario Treccani si legge: «Rammendare – Riparare un tessuto o un lavoro a maglia strappato, tagliato o bruciato, o molto logoro e liso, riprendendone e riallacciandone i fili, o ricostituendoli con filo identico, in modo che il guasto non si veda o si noti il meno possibile».
Quando agli oggetti o ai capi di abbigliamento veniva attribuito un valore diverso e legato al durare nel tempo, si aveva anche una cura nel tenerli in vita nel migliore dei modi e se una maglia, una coperta, un lenzuolo, un paio di calzini, si logoravano con l’usura, si poneva rimedio con un rammendo. Un rammendo non era solo una cucitura che metteva vicini due lembi di stoffa, ma era una vera e propria arte, che con pazienza ne ritesseva la trama, restituendo al capo una vita nuova.
Erano altri tempi, il valore che veniva attribuito a ciò che si possedeva era sicuramente lontano da questo nostro tempo, dove l’economia è basata sul consumo e sulla veloce sostituzione di qualsiasi oggetto che non risponda più, per svariati motivi, ai canoni estetici, funzionali e d’uso, per cui è stato prodotto.
Tutto cambia, tutto si trasforma e i maglioni strappati o i calzini con un buco si buttano, non si rammendano più. O quantomeno questo pare essere la scelta immediata, ma non è così per tutti. Attualmente a Solomeo, in provincia di Perugia, in questo antico borgo umbro chiamato il Borgo dello Spirito, vi è la Scuola di Arti e Mestieri creata con la volontà di trasmettere alle giovani generazioni l’importanza del patrimonio artigianale e della creatività manuale. La scuola offre agli alunni corsi di Modelleria e Sartoria femminile, di Taglio e Sartoria maschile, di Rammendo e Rimaglio, di Orticoltura e Giardinaggio e di Arti Murarie.
Oltre a salvaguardare un patrimonio di conoscenze antiche legate ad una sapiente manualità, si può evincere che il messaggio vada ben oltre il semplice rammendare, ma racchiuda l’importanza di recuperare ciò che sembra sia stato spazzato via da nuovi contenuti, da nuovi valori, da nuove tecnologie.
Balza alla mente che si può «rammendare» anche un rapporto logoro, ossia quel che succede quando due o più persone, comprendendo le loro difficoltà di relazione e di comunicazione, cercano una possibile soluzione per riassestarsi su una nuova modalità comunicativa. Anche in questo caso, con pazienza, si intrecciano nuovamente i fili di un dialogo interrotto o mal funzionante, nel tentativo di ricostruire una trama nuova.
Quante volte ci si può trovare a dover porre rimedio ad una situazione che ci è sfuggita di mano, ad un lavoro che non ha dato gli esiti sperati, ad una situazione sentimentale che si sta sgretolando….e allora, come le rammendatrici di un tempo, ci si mette al lavoro per ricostruire passo dopo passo un rapporto, un dialogo, un lavoro, un «rammendo» che possa nuovamente ridare serenità.

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