DAILY LA PAROLA

Rapimento

Un antico proverbio dice che “un seme nascosto nel cuore della mela è un frutteto invisibile”. Per saper vedere le cose racchiuse nel seme, ci vuole un senso speciale, il senso dell’originalità: niente di eccentrico e straordinario, è la pura e semplice consapevolezza dell’origine, che ci permette di intuire che cosa siamo al mondo. Ma il suo manifestarsi è così piccolo che occorre prestare un’attenzione assoluta, perché questa origine ci raggiunga.
Ognuno nella vita ha almeno un minuto di nitida chiarezza, luce e gioia d’essere al mondo come portatore di una novità irreplicabile.

Pochi ed essenziali sono i momenti di “rapimento” nella vita di un essere umano, e in quegli istanti, passato, presente e futuro diventano all’improvviso compresenti, come un seme in cui si riescano a scorgere l’albero da cui proviene, l’albero che genererà e tutte le stagioni in mezzo.
Prendersi cura è il fine del rapimento.
I latini per curare usavano la parola “colere”, da cui “cultum”, da cui il termine “cultura”. L’agricoltura con era altro che il prendersi cura del campo.

La cultura non ha nulla a che fare con il consumare oggetti culturali: ci si illude che consumando più libri, più musica, più quadri, si acquisirà più cultura. Conosco persone che consumano tantissimi oggetti culturali, ma questo non li rende più umani, anzi spesso finiscono con il sentirsi superiori agli altri.
Cultura vuol dire stare nel campo, farlo fiorire, a costo di sudore. Significa conoscere la consistenza dei semi, i solchi della terra, i tempi e le stagioni dell’umano e occuparsene perché tutto dia frutto al momento opportuno.
Nella cultura ci sono il realismo del passato e del futuro e la lentezza del presente, cosa che il consumo non conosce: esso vuole rapidità ed immediatezza, non contempla la passione e la pazienza.

Per appropriarsi di questo “rapimento”, occorre meravigliarsi delle cose non fatte dall’uomo che ispirano quelle che l’uomo può fare. Guardare le stelle, perdersi nello specchio di un purissimo azzurro del cielo, attendere il fiorire dei semi in primavera….si comprende che il futuro delle cose è già celato nella loro origine.

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