LA PAROLA

Risonanza

La risonanza (da latino resonantia, resonare) è un fenomeno proprio dei sistemi capaci di oscillazioni libere. Si manifesta quando esso, sotto l’azione di forze periodiche esterne, compie “oscillazioni forzate” (non spontanee, indotte da una perturbazione esterna) e, più precisamente, quando la frequenza di queste oscillazioni coincide con una delle frequenze di oscillazione del sistema stesso. In parole povere, si ha quando una forza esterna agisce su un sistema fisico con una frequenza capace di amplificarne il moto. Un esempio è l’altalena, in cui la risonanza permette il trasferimento di energia da un sistema fisico (la persona che spinge) ad un altro (l’altalena).

Un’esperienza di risonanza è il diapason che, grazie alla sua particolare forma, può emettere una vibrazione con frequenza corrispondente alla nota LA (si usa infatti per accordare strumenti musicali). Quando viene colpito con un martelletto, il diapason vibra emettendo il suo tipico suono. Viceversa, non succede niente se entra in contatto con un qualsiasi altro oggetto, mentre accanto a un altro diapason provoca la vibrazione del secondo che, si dice in gergo musicale, suona per “simpatia”. Infatti, quando una frequenza dinamica entra in contatto con la stessa frequenza, ma in forma statica, la seconda comincia a vibrare per “legge di risonanza”. Ad esempio, una radio a onde medie riceve soltanto onde medie perché questa è la sua frequenza; le onde lunghe o corte non fanno parte del suo mondo.

Nella lingua parlata, sono sinonimi di risonanza: amplificazione, ripercussione, rimbombo, eco, clamore. Come diceva Goethe : «se l’occhio non fosse solare non potrebbe mai fissare il sole e se la forza di Dio non fosse già presente in noi come potremmo estasiarci per il divino?».

Quando leggiamo un libro, possiamo entrarci profondamente in risonanza e assorbirlo fino in fondo. Ne veniamo pervasi mentalmente e coinvolti emozionalmente in ogni fibra del corpo. Se lo rileggiamo dopo molto tempo, capita di accorgersi che ci erano sfuggiti alcuni pensieri e alcune idee, che non ci eravamo accorti di passaggi significativi, che non avevamo colto determinate sfumature. Questo perché riusciamo ad immagazzinare solo quello che è in risonanza con noi, nel momento che stiamo vivendo “qui ed ora”.

Lo psicologo statunitense Daniel Goleman, nei suoi studi sull’intelligenza emotiva, afferma che, quando ci si incontra, le rispettive amigdale entrano in connessione immediata, innescando una risonanza di emozioni positive che dà vita a una melodia relazionale, oppure a una dissonanza, una stridente stonatura che produce malessere e disarmonia. nelle relazioni interpersonali, infatti, si usa dire sono “in risonanza” con lui (o con lei) per indicare un flusso di energia positiva dall’uno all’altro. Ugualmente, si usano espressioni come “essere sulla stessa lunghezza d’onda”, “viaggiare all’unisono”, “andare di pari passo”, per descrivere un legame profondo, completo, senza eccessive discrepanze o incomprensioni, caratterizzato da una sintonia quasi perfetta e da una incredibile affinità. La risonanza mette l’accento su “vibrare insieme”, “essere sintonizzati”, sull’accordo, sulle corrispondenze, sulle similitudini, sull’armonia e il benessere che ne consegue.

Può esserci risonanza a prescindere dalla distanza e dalla comunicazione fisica tra persone, come accade tra cuori lontani, tra menti che si pensano nello stesso identico istante, tra anime affini che comunicano al di là delle parole. La risonanza interpersonale è un’esperienza che aumenta la completezza della comprensione reciproca, mettendo le persone autenticamente in relazione. La comunicazione genuina e vera è risonante e abbiamo bisogno di essere intersoggettivamente “accordati” per poter creare comunità e condivisione. La legge di risonanza si può applicare a tutto ciò che vibra e, siccome ogni cosa che esiste vibra, ha un campo d’azione illimitato. Macrocosmo e microcosmo si influenzano reciprocamente; siamo tutti interconnessi con tutto; niente e nessuno al mondo è isolabile; non siamo indipendenti, isolati, come singole monadi a sé stanti. Siamo una coralità risonante, collegata con fili energetici che non si spezzano e che ci uniscono al di là delle nostre coscienze, anche se ci dividono chilometri di distanza.

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