Tra i tanti amori possibili ed immaginabili c’è anche quello di chi ama amare all’aperto, a contatto con la natura oltre che col partner con cui si va in giro. Gli ormoni si mettono a ribollire alla vista degli alberi, delle siepi, dell’alternarsi di verdi e di rossi sulle piante che ci stanno d’intorno o vattelapesca alla vista di cos’altro che in camera da letto non c’è.
Una passione come le altre che in una caletta appartata, in un bosco folto o in un deserto non comporta alcun problema, ma nelle città è difficile da praticare non solo e non tanto per il limitato numero di aree verdi, parchi, giardini o quant’altro, ma anche perché pare dia fastidio a chi passa di lì, turbi la gioventù e l’infanzia anche, scandalizzi la senescenza e insomma costituisca illecito di natura penale rubricato solitamente come atti osceni in luogo pubblico.
Ad Amsterdam dalla fine del 2008 un’ordinanza comunale consente di portare a compimento le effusioni amorose tollerate nei giardini pubblici di mezzo mondo nelle ore serali e notturne al Vondelpark, 48 ettari di verde nel cuore della città che ospita il museo di Van Gogh, le signorine in vetrina e i caffè all’erbetta. Lì si può far l’amore, sia etero- che omosessuale, purché lontano dai luoghi frequentati dai bambini e, soprattutto, avendo cura di non lasciare in giro rifiuti perché il rispetto per l’ambiente è sacro.
A Guadalajara in Messico da poco, stando a quello che si legge nel sito “The Post Internazionale”, sarebbero andati oltre la frontiera conquistata dalla capitale olandese. Un’ordinanza dell’amministrazione locale avrebbe depenalizzato, rendendolo praticabile, il sesso in pubblico, autorizzando la polizia ad intervenire solo nel caso in cui ci sia chi si lamenta, ed in questo caso ci sarebbe solo una sanzione amministrativa.
