LA PAROLA

Sovranismo


È una parola che circola ovunque, a proposito e a sproposito. E come tutte le “cose” che acquistano un’improvvisa quanto improvvida notorietà, diventa di moda usarla: sovranismo. E il relativo aggettivo sovranista. Che, se fosse possibile contare le volte che sono comparsi in un giornale, in un sito, in un blog, in tv, in un discorso, si giocherebbero la partita delle parole più usate del 2018.

Mesi fa era uno dei leit motiv della campagna elettorale per le elezioni politiche; oggi il timore di un governo sovranista impensierisce i palazzi della politica; il presidente Mattarella, introducendo la conferenza “The State of the Union”, che si è svolta a Fiesole, in provincia di Firenze, il 10 maggio 2018, ha espresso la propria, forte preoccupazione definendo il sovranismo «seducente, ma inattuabile». Nello stesso giorno, il docente di filosofia Paolo Becchi, vicino ai Cinque Stelle, ha definito il governo giallo-verde «la prima vittoria, con un significato europeo, del sovranismo». Sovranista convinto è stato bollato, in questi giorni, Marcello Foa futuro presidente della Rai. Se ne è parlato in tempi di Brexit e di referendum antieuropeisti.

Ma cosa vuol dire esattamente sovranismo? È un neologismo preso a piè pari dal francese souvrainisme (entrato stabilmente in uso dalla fine del secolo scorso), che a sua volta deriva dall’antico soverain (l’odierno souverain), sovrano, inteso come aggettivo e come sostantivo. Secondo l’autorevole Treccani è una «posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione».

Se è vero che i movimenti di natura sovranista sembrano essere nati in Quebec, dove rivendicavano l’indipendenza delle aree francofone dal Canada, ogni Paese ha un proprio modo di intendere il souvrainisme. E quasi sempre fa rima con altri ismi: indipendentismo, populismo, partriottismo, nazionalismo e aggiungiamo anche razzismo.

In Italia esiste l’associazione “Riconquistare la sovranità” che nel 2016 ha dato vita al FSI, il Fronte Sovranista Italiano e che, scrive wikipedia, si pone «lo scopo di riconquistare la sovranità da parte del popolo e dello Stato italiani, unitamente alla necessità di ricollocare la Costituzione al vertice dell’ordinamento».

Insomma, paese che vai, sovranismo che trovi…

E allora, come scrive Alessandro Franzi in un interessante articolo su Linkiesta, «sovranisri di tutto il mondo unitevi! E finirete l’uno contro l’altro».