LA PAROLA

Spam

Il termine spam è oggi uno dei sostantivi più conosciuti da chi si avventura sul web e utilizza la posta elettronica. Il fatto curioso è l’origine di questo vocabolo, che è un acronimo ottenuto dai termini inglesi spiced (scatolato) e ham (prosciutto).

Spam, infatti, era il nome di un prodotto alimentare molto scadente, a base di carne di maiale, commercializzato da una nota azienda statunitense, che divenne famoso durante la Seconda Guerra mondiale poiché faceva parte del rancio dei militari americani al fronte.

Il collegamento tra la carne in scatola e il senso attuale della parola nasce negli anni Settanta, quando in uno sketch comico del famoso gruppo inglese Monty Python’s Flying la carne Spam veniva riproposta di continuo da una cameriera, in modo talmente insistente da diventare fastidioso. Ecco, quindi, che il termine assunse la connotazione di fastidioso, irritante.

L’utilizzo in campo informatico ha avuto, invece, inizio dagli anni  Novanta, quando l’amministratore di una nota rete mondiale di server connessi fra loro, per errore elaborò un programma che inviò numerosissimi messaggi insistenti e inopportuni tanto da essere definiti appunto Spam.

Da quel momento, il termine è ormai entrato nell’uso comune come messaggio non richiesto, spesso pubblicitario, inviato tramite e-mail.

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