LA PAROLA

Strega

Nella lingua italiana il termine stregoneria deriva dalla parola strega, che a sua volta proviene dalla parola latina strix, con la quale si indicava un rapace notturno (lo strige barbagianni) dal verso acuto (da cui il nome), che le leggende popolari accusavano (erroneamente) di succhiare il sangue delle capre.

La letteratura latina fornisce vari esempi di questa credenza. Le striges di Ovidio erano mostri per metà uccelli e per metà donne, mentre quelle descritte da Orazio erano donne a tutti gli effetti; Apuleio parlò invece sia di mostri rapaci sia di donne che potevano trasmutarsi in animali per mezzo di un unguento magico.

Da distinzioni come questa derivò la figura della malefica, ovvero la strega come la si intende largamente ancora oggi, una donna che prevedeva il futuro e praticava la magia e che più tardi fu accusata da vari autori cristiani di avere commercio con il Diavolo. La malefica venne perciò considerata apostata e le sue pratiche furono definite come stregoneria.

Nelle altre lingue europee le parole che vengono tradotte in italiano con strega – e, per conseguenza, anche quelle che si traducono con stregoneria – presentano etimi differenti, cosicché il termine acquisisce una maggior varietà di significati.

Il francese sorcière proviene dal latino sortilega, che originariamente indicava chi faceva opera di divinazione (cioè traeva le sorti).

L’inglese witch (dal sassone wicce) e il tedesco hexe (dall’alto-tedesco hagazussa), invece, venivano inizialmente usati per indicare chi era sapiente.