DAILY LA PAROLA

Swag

Viaggio nel lessico giovanile con la parola "swag", dal verbo inglese "to swag" usato per la prima volta da Shakespeare con il significato di "fare lo spaccone"

Alzi la mano chi di recente ha sentito pronunciare la parola swag. Le braccia in aria saranno moltissime, perché questo termine è tra i più diffusi nel gergo dei giovani. Infilata nei discorsi a come un intercalare, swag è una parola “mobile”, che si può usare indifferentemente come sostantivo o come aggettivo e che raccoglie diversi significati.

Quello sicuramente più usato è il sinonimo di figo, una persona che che colpisce e impressiona, in positivo o negativo, tipico di certi ragazzi un po’ sbruffoni e pieni di sé. Si accompagna anche a un certo stile nell’abbigliamento, che il swag-figo indossa: canottiere, collane e grossi anelli, cappellino da baseball con la tesa rigida, pantaloni calati stretti ai polpacci.

La parola, benché di uso relativamente recente ha radici profonde e insospettabili: scavando nella letteratura britannica, il verbo to swag fu usato per la prima volta da William Shakespeare, per definire un particolare comportamento che può essere tradotto con “fare lo spaccone”. La successiva evoluzione e i vari mutamenti semantici hanno assegnato swag allo slang inglese, per definire appunto i bulletti.

L’attuale diffusione e il successo della parola è legata al canale youtube e alla musica hip hop, poiché in molte canzoni, tra cui brani di famosi rappers quali Kanye West, swag è diventato il sostituto ufficiale di termini come cool, awesome e altri, finendo per essere incluso nella maggior parte dei pezzi rap attuali, ma anche in canzoni pop di ampia diffusione. Molto del suo successo lo deve anche a Justin Bieber, che oltre a vestire swag,  ha fatto una canzone che si intitola appunto Swag’s Mean. Prima ancora che approdasse nella musica più recente, Swag è il titolo di una album heavy metal dei Crash Alley, uscito nel 1995.

Il significato della parola cambia spostandosi in città e zone diverse: in Scozia si usa per definire una camminata sbilenca e traballante, mentre negli Stati Uniti indica qualcosa di cui ci si è appropriati indebitamente, in altri Paesi ancora significa ghirlanda.

Un po’ come succede anche ad altri termini diventati di uso comune, swag ha dato origine ad altri sostantivi. Ad esempio, swagger, il palestrato sicuro di sé che cammina ondeggiando per mettere in mostra le spalle scolpite di cui va particolarmente fiero. Per dirla in italiano, un tamarro.