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Torna il Memoriale degli italiani ad Auschwitz

FIRENZE – Giorno della Memoria 2019

8 maggio 2019, ore 10

Torna il Memoriale degli italiani ad Auschwitz
Esposizione

  • Polo della memoria – ex3 di Gavinana, viale Giannotti 85, Firenze
  • Il 13 aprile del 1980 ad Auschwitz fu inaugurato il Memoriale degli italiani deportati nei campi di sterminio. Primo Levi si prese l’incarico di scrivere quanto poi impresso nella lapide, mentre il compositore Luigi Nono concesse l’utilizzo del suo brano Ricorda cosa ti hanno fatto ad Auschwitz perché venisse eseguito durante la cerimonia di apertura. Ideato da Lodovico Belgiojoso, anch’egli tornato “salvato” dal lager, con l’obiettivo dichiarato di ricreare allusivamente l’incubo del deportato – uno spazio ossessivo, tra luci e ombre e “finestre” aperte sugli altri blocchi del campo – e di raccontare anche cosa fossero stati il fascismo e il nazismo e cosa fosse stata anche la Resistenza pure, con la non casuale ripetizione dei colori – il nero, il bianco, il rosso, il giallo – il Memoriale fu il frutto di una progettazione collettiva e corale a cui contribuirono, oltre a quanti già citati, anche Nelo Risi, il pittore Mario “Pupino” Samonà e gli altri architetti, oltre a Belgiojoso, dello studio milanese BBPR (Banfi, Peressutti e Rogers). Nel 2015 il Memoriale italiano ad Auschwitz fu tolto, formalmente perché giudicato dalla nuova direzione del museo troppo opera d’arte e poco monumento documentale, “anomalo”, “diverso” rispetto agli altri memoriali ed allestimenti, più probabilmente perché in un punto di esso comparivano una falce e un martello, simbolo, messi insieme, di molti che appunto resistettero a quell’orrore e si batterono perché finisse. Fu allora portato a Firenze ed affidato al restauro dell’Opificio delle pietre dure. Domani, mercoledì 8 maggio alle ore 10, verrà restituito al pubblico e resterà visibile a tutti nei locali dell’Ex3 di Gavinana, in viale Giannotti 85 a Firenze, un luogo che le istituzioni locali hanno deputato a diventare Polo della memoria, dedicato innanzitutto alla Shoah, ma anchea tutti gli stermini avvenuti nel passato e purtroppo ancora nel presente.