Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Daniele carissimo
la tua gradita e-mail mi ha incuriosito. Ho “sbirciato” sul sito internet sapientemente “tessuto” e non posso non complimentarmi esclamando compiaciuto: evviva TESSERE! Le incredibili sfaccettature del termine si distinguono e incidono in quanti, vi auguro in molti, aderiranno all’invito associativo. Istintivamente ho pensato solo alle “tessere” che fin dalla mia nascita sono state fedeli compagne della vita, molte le conservo ancora… la prima che ti allego è una “Chicca”, a quell’epoca mia madre ha scansato la “Chicco” e mi ha prenotato un posto in Paradiso. Mio padre e come lui tanti altri si erano umiliati durante la guerra per quella del “Pane”…. che rabbia sentire qualcuno ai giorni nostri sostenere, nell’attesa di diventare ministro, che “la cultura non lo da”. Alla mia prima tessera ne sono seguite altre… tutte hanno dato qualcosa alla mia crescita e alla mia formazione, mi mancano quelle dei partiti politici, ma ho compensato con quella sindacale per finire, da pensionato, con deplorevole infedeltà, a quelle dei Supermercati ed enti vari a caccia di sconti.
Dal preambolo dedurrai che mi fa piacere aderire a TESSERE non tanto per “promuovere o animare”, ma per partecipare, quando possibile, alle varie iniziative che, ne sono certo, proporrete anche dal “vivo”. Il computer è un mio nemico, malgrado un corso frequentato (mia figlia nella circostanza mi prendeva in giro con la vignetta che ti allego) e a proposito non riesco ad aprire l’e-Book. Mi “incazzo” anche, conforta però il proverbio siciliano: “Furmàggiu dùru non pìgghia chiù sali ” (quello stagionato con il pepe è una delizia) e quindi aspetto il tuo libro.
Complimenti anticipati per Appropriazione indebita che leggerò con piacere e assieme ai tuoi amici… “in bocca al lupo” per TESSERE!
Ti allego il modulo di iscrizione e l’attestato del versamento perché so quanto costa pubblicare e mi sembra giusto contribuire.
Pippo Mazza
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