DAILY LA PAROLA

Workcation

Neologismo nato da working on vacation, cioè lavorare anche in vacanza, il workcation ci impedisce di staccare davvero la spina e goderci il meritato riposo.

Il suono del telefono, la notifica che annuncia l’arrivo di una nuova mail, la ricerca ossessiva del wifi come dell’acqua nel deserto: sono le caratteristiche del workcation, neologismo nato da working on vacation, cioè lavorare anche in vacanza. È sempre più frequente, infatti, dedicare parte delle proprie ferie al lavoro o (peggio ancora) continuare a lavorare anche in vacanza, non concedendosi mai quel sano periodo di riposo che permette di staccare la spina e fare il pieno di nuove energie. La cosa singolare è che, ormai, tutto questo ci sembra normale: sono lontani i tempi in cui una volta spento il computer e chiusa alle spalle la porta dell’ufficio eravamo finalmente liberi di goderci le vacanze. Ormai il progresso digitale ci ha reso schiavi della tecnologia per cui non possiamo più fare a meno del nostro smartphone e di una buona connessione internet. Di conseguenza, sembra impossibile ormai disconnettersi e sentirsi liberi di non pensare al lavoro per qualche giorno: come potremmo farlo se sul nostro telefono arrivano le mail o se qualche stacanovista ci telefona anche a Ferragosto (per questioni, sicuramente, di vitale importanza)? Quindi, se il corpo va in vacanza la testa ci va molto meno o, almeno, fa molta più difficoltà a svuotarsi e a dedicare tutte le sue attenzioni a argomenti extra lavorativi. Come spesso accade, non tutto il male viene per nuocere e, dunque, la workcation potrebbe permetterci di andare in vacanza più di frequente e, soprattutto, non solo nel canonico mese di agosto. Un po’ come accade con lo smart working, particolarmente caro ai nomadi digitali, che consente di lavorare da qualsiasi parte del mondo senza particolari vincoli di orari con la sola condizione di avere un’efficiente connessione wifi. Sono tutte conseguenze dei cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro, che si è modificato completamente negli ultimi anni, complice la rivoluzione digitale in atto. Compito nostro sarà quello di gestire questo cambiamento, di non farci schiacciare dalla pressione del lavoro o dalla connessione internet che ci rende reperibili in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Ogni tanto anche il telefono merita qualche giorno di ferie.

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