Essere cura – sull’onda dell’irrinunciabile libro di Thich Naht Hahn Essere pace, anziché Fare la pace – è il titolo di un interessantissimo libro appena pubblicato da Amazon (disponibile in cartaceo e, su Kindle, in e-book) scritto dalla posturologa e counselor Monica Melendez, che reca come sottotitolo Una rivoluzione gentile. Il libro aiuta ad ascoltarsi, ad appropriarsi del proprio tempo, a “essere cura” per stare meglio con sé stessi e con gli altri. «Quando siete felici, fateci caso» è, imparando ad apprezzare quello che si ha intorno, il monito dell’autrice. La giornalista Paola Emilia Cicerone, che lo ha curato e ne ha scritto la prefazione, ha anche scritto per i lettori di TESSERE questo invito alla lettura.
In una società che invita a consumare sempre di più, questo libro ricorda che prendersi cura di sé può essere anche economico. Economico, ben inteso, in termini monetari, perché il percorso che Monica Melendez, posturologa e counselor, propone ai propri lettori richiede qualche attenzione: «Il prezzo da pagare – spiega l’autrice – è il tempo che si è disponibili a dedicare a se stessi». Imparando, sostanzialmente, ad ascoltarsi, a non considerare il corpo un semplice involucro che contiene la mente e i pensieri ma un alleato prezioso cui rivolgersi per trovare o ritrovare il benessere.
In che modo? Chi legge lo scoprirà pagina dopo pagina, navigando in un intreccio di aneddoti, testimonianze di pazienti, amici e terapeuti, semplici esercizi da sperimentare nella quiete della propria casa che danno la sensazione di avere l’autrice vicina. Il filo conduttore è la narrazione di Monica Melendez, che accompagna il lettore attraverso le sue esperienze personali, a contatto con gli elementi naturali, dall’acqua al fango termale o al fuoco, e nella relazione con gli altri. Ma soprattutto nel dialogo con se stessa e con quel respiro che Melendez propone, secondo le indicazioni della meditazione mindfulness, come strumento efficace per ritrovarsi, affidandoci al corpo per non farsi dominare dalle emozioni.
Prendersi cura di sé, ricorda l’autrice, è anche il modo migliore per essere in grado di prendersi cura di chi amiamo, costruendo relazioni sane con chi ci sta intorno: la formazione di Monica Melendez comprende l’esperienza delle costellazioni familiari, da cui l’autrice trae interessanti spunti di riflessione. Anche se forse le pagine più belle sono quelle che ci ricordano di apprezzare quanto abbiamo intorno – «quando siete felici, fateci caso» è il suggerimento rivolto a chi legge – o invitano a coltivare una gentilezza rivolta verso gli altri ma anche verso noi stessi, accettando anche gli aspetti del nostro carattere che ci piacciono meno: «Gentile sei tu – scrive Melendez – quando ti accorgi di non poter essere gentile, e ti perdoni». Perché la gentilezza, ricorda l’autrice citando Khalil Gibran, «è come la neve che rende più bello tutto ciò che copre». Il saggio è corredato da una ricca bibliografia, da spunti musicali e cinematografici per proseguire su un altro piano le riflessioni suggerite dalla lettura.
Essere cura. Una rivoluzione gentile sarà presentato a Firenze il 17 gennaio alle 18.30, alla Libreria Ora Blu in viale dei Mille 27 r. L’autrice, intanto, continua il suo dialogo con i lettori attraverso il suo blog e la sua pagina Facebook.