Con la ratifica del XVIII emendamento il 28 ottobre 1919 prende il via ufficialmente il periodo che verrà chiamato Proibizionismo; viene infatti vietata la produzione, la diffusione, la vendita, il trasporto e l’importazione di bevande alcoliche.
Lungi dal combattere la criminalità, il proibizionismo degli alcolici diede subito il via ai fenomeni inevitabili in queste circostanze: l’innalzamento dei prezzi, la produzione clandestina, il mercato nero e il contrabbando. Una vera manna per il gangsterismo, che nel provvedimento frutto di un misto di moralismo e buone intenzioni vide aprirsi un nuovo proficuo filone criminale.
Il “Volstead Act” entrò in vigore il 15 gennaio 1920, dando ufficialmente il via ai ruggenti anni Venti, all’età del jazz e delle trasgressioni. A chiudere quel periodo ci penserà il presidente Franlin Delano Roosvelt che, dopo i pesantissimi effetti della crisi economica del ’29, nel 1933 fece approvare il XX emendamento con cui si rendeva di nuovo libero l’acquisto e l’uso di alcolici.