Il 29 luglio del 1958, con il National Aeronautic and Space Act, venne istituita la NASA (il nome è l’acronimo della lege istitutiva) sotto la firma dell’allora presidente Eisenhower. Divenne operativa il 1º ottobre successivo. In precedenza esisteva la NACA che fino a quel momento aveva gestito la ricerca aerospaziale. La NASA incorporò gli 8 mila impiegati del NACA e i suoi 100 milioni di dollari di budget annuale, che comprendevano le attività del Langlev Aeronautical Laboratory, l’Ames Aeronautical Laboratory e il Lewis Flight Propulsion Laboratory. Successivamente si prese anche il controllo dell’Army Ballistic Missile Agency (ABMA). Il suo primo amministratore fu T. Keith Glennan che rimase in carica fino al 20 gennaio del ’61.
Che dire: fu fondata appena 11 anni prima dello sbarco sulla Luna. La riprova che l’entusiasmo e la conoscenza dell’uomo – se vuole – non hanno praticamente limiti. Oggi, abbandonata l’attività di ricerca sul satellite (anche se si parla con insistenza di tornarci) la NASA si sta dedicando soprattutto all’esplorazione del sistema solare (i famosi rover su Marte), ma anche dello spazio profondo e più lontano attraverso il lancio e la gestione di diversi telescopi spaziali, senza dimenticare il lavoro fatto con la Stazione Spaziale Internazionale che vede uniti diversi paesi tra cui, attraverso l’ESA europea, anche l’Italia (in questi giorni a capo della Stazione c’è proprio l’italiano Luca Parmitano).
La decisione di creare la NASA fu dettata solo da problemi d’immagine politica nello scontro di quel tempo tra Usa e Urss. L’Unione Sovietica infatti era in chiaro vantaggio sugli Stati Uniti avendo fatto volare per la prima volta un uomo in orbita terrestre (l’astronauta Juri Gagarin) che compì un giro intero del globo. Fu una sfida epica ed affascinante conclusasi com’è noto con la vittoria americana attraverso lo sbarco sulla Luna. Ricordiamo che il primo astronauta americano ad andare in giro per lo spazio fu Alan Shepard con una capsula Mercury 3 in un volo che durò appena 15 minuti. Occorrerà attendere il 1962 con John Glenn per vedere un americano a compiere un’orbita completa intorno alla Terra.
