È detto catafratto un guerriero equipaggiato con un completo di corazze a scaglie che ne coprano una buona parte del corpo garantendone la protezione e, come valore aggiunto, il catafratto si presenta quasi non come un fante, ma come un cavaliere armato di lancia.
Il termine catafratto è di origine greca, e infatti abbiamo nei resoconti degli ellenici che affrontarono il colonialismo persiano e dei romani che combatterono contro i regni post-persiani e medio-orientali le descrizioni su questo particolare tipo di cavalleria orientale.
I cavalieri catafratti erano capaci di terrorizzare persino i legionari romani, perché le loro devastanti cariche di lancia, seguite o supportate dalle raffiche degli arcieri, potevano travolgere e impalare quasi tutti i tipi di avversari.
Gli archeologi e gli storici moderni hanno ricostruito la storia antica e decisamente lunga di questo tipo di soldato, caratterizzato fino alla fine da un grande successo militare.
La nascita di questo modulo militare risiede nelle steppe iraniche, dove almeno un millennio prima della nascita di Cristo dinastie indo-iraniane e piccoli domini come i Mitanni erano impegnati in una continua corsa agli armamenti divisa tra due binari paralleli e importantissimi, ovvero la metallurgia e la domesticazione del cavallo.
Queste tecniche furono poi perfezionate dagli imperi persiani e dalle grandi potenze del vicino Oriente antico come gli spietati assiri, e il modello di un cavaliere protetto dalla stazza del destriero e dalla corazza e allo stesso tempo capace di formare con i compagni cariche inarrestabili e devastanti si rivelò una risorsa militare preziosa per stabilire vere e proprie egemonie.
Troviamo modelli ispirati dal catafratto persino nelle terre della Cina e della Corea.
I romani arrivarono, negli ultimi secoli dell’Impero, a integrare nel loro esercito dei corpi catafratti, prima tramite mercenariato e poi con sempre maggiori incorporazioni nei reggimenti regolari; i bizantini conservarono reggimenti catafratti per le loro continue guerre di difesa contro gli invasori vaganti dall’Asia.
Fu l’avvicinarsi dell’età moderna, che aveva già visto la metallurgia europea fare passi da giganti nei secoli precedenti, a far tramontare non solo la cavalleria in generale ma anche i reparti catafratti in particolare, a causa della marcia inarrestabile della tecnologia che rende in determinati momenti storici alcune tattiche e certi ritrovati obsoleti.