Lovvare deriva dalla frase inglese I love you, ti amo, che, come è accaduto con molti verbi di oltre Manica, soprattutto in campo informatico e social (vedi craccare, bannare, linkare…), ha subito un’italianizzazione con l’aggiunta della forma dell’infinito. A differenza di altri verbi inglesi, tuttavia, to love ha numerosi significati e tutti traducibili in italiano, come adorare, apprezzare, avere a cuore, amare, essere affezionato. In questo caso quindi, nasce nel gergo giovanile non tanto (e non solo) per esprimere il sentimento dell’amore, quanto per comunicare un apprezzamento, un sentimento di amicizia, di gratitudine, detto in una forma quasi scherzosa. “ Ti lovvo” significa, per lo più, “ti voglio molto molto bene” e indicare un forte legame di amicizia.
Lovvare, come altre simili parole entrate di diritto nel lessico dei più giovani, è la dimostrazione della fluidità della lingua, un sistema che si piega e si plasma con estrema facilità e si lascia influenzare dagli “ambienti”. E qui è l’era digitale e la preponderanza dei social, smart e veloci, ad avere influito sulla nascita di modi di dire che in italiano non sono esprimibili con una sola parola, ma richiedono spesso un’intera frase.