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Madricardo su Ytali: Gramsci. Il giornale, forma originale della politica

Alberto Madricardo

Il filosofo Alberto Madricardo, collaboratore della sezione di Venezia dell’Istituto italiano per gli studi filosofici, ricercatore e docente per insegnanti in corsi organizzati dall’Università, da vari enti pubblici, dall’associazione culturale Nemus e dall’Istituto Gramsci veneto, per la rivista Ytali, partner di TESSERE a cui collabora anche Giorgio Frasca Polara, ha scritto una recensione del volume curato da Gian Luca Corradi, Antonio Gramsci, Il giornalismo, il giornalista. Ecco l’articolo intitolato Gramsci. Il giornale, forma originale della politica:

ALBERTO MADRICARDO
A cura di Gian Luca Corradi, con l’Introduzione di Luciano Canfora e la Postfazione di Giorgio Frasca Polara, esce per i tipi di TESSERE, Antonio Gramsci – Il giornalismo, il giornalista – Scritti, articoli, lettere del fondatore de “l’Unità”.

TESSERE, come recita la scheda di presentazione, è una associazione culturale impegnata, tra l’altro, nell’attività editoriale, dalla quale proviene anche il volume che stiamo presentando.

La pubblicazione avviene in concomitanza con l’ottantesimo anniversario della morte del dirigente comunista sardo, avvenuta il 27 aprile 1937, pochi giorni dopo aver ottenuto la piena libertà per ragioni di salute – quando ormai le sue condizioni fisiche erano irrecuperabili – dal regime fascista, che lo aveva tenuto incarcerato dal novembre del 1926.

Il volume offre una panoramica, inevitabilmente selettiva (soggettiva, come precisato nella nota del curatore), della riflessione sul giornalismo di Antonio Gramsci e della sua produzione negli anni precedenti la sua incarcerazione, durata fino alla vigilia della morte.

La celebrazione è – come sempre in questi casi – occasione e pretesto per riflettere attraverso il passato sul presente. In Gramsci la riflessione teorica e l’impegno pratico nel giornalismo sono parti organiche e imprescindibili del suo impegno più generale a cambiare la realtà. Tale cambiamento richiede la formazione di un nuovo soggetto storico – il proletariato – che libera le proprie energie ed è all’altezza del suo compito nella misura in cui si disaliena dallo stato di cose esistente. In questo processo di disalienazione il giornalismo ha un ruolo determinante.

Per Gramsci il giornalismo è dunque ben più che un impegno professionale: è praticamente una necessità politica.

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