Per oscurantismo (dal latino obscurans, ma mutuato dall’inglese obscurantism) si intende, secondo il vocabolario Treccani un «atteggiamento di opposizione sistematica al diffondersi dell’istruzione, al progresso, all’evoluzione sociale».
Termine nato nel Secolo dei Lumi in opposizione a illuminismo, viene utilizzato da correnti di pensiero che si autodefiniscono progressiste per indicare l’atteggiamento culturale proprio di chi si schiera contro l’avanzamento anche spregiudicato del pensiero, della scienza, della tecnologia.
L’oscurantismo ha a che fare con la repressione, con la limitazione delle libertà di pensiero e di opinione, con il rifiuto di riconoscere come vere delle teorie che i più ritengono incontrovertibili sebbene non provate scientificamente, come ad esempio quella dell’evoluzione. Ci sono poi oscurantisti come i cosiddetti terrapiattisti che vorrebbero riportare indietro l’orologio della conoscenza di centinaia di anni
Recentemente il termine oscurantismo è stato ripreso per usarlo durante i confronti su temi come la bioetica e la libertà della ricerca scientifica in alcuni campi della biologia, come ad esempio sull’uso delle cellule staminali di origine embrionale o sulla maternità surrogata.
