Giovedì 19 ottobre 2017alle ore 17 l’Istituto Gramsci Toscano presenta il libro di Mario Caciagli, Addio alla provincia rossa. Origini, apogeo e declino di una cultura politica (Carocci editore), presso la Libreria IBS+Libraccio in via de’Cerretani 16/R Firenze.
Intervengono e dialogano con l’autore Amos Cecchi e Giovanni Gozzini, introduce Annalisa Tonarelli, presidente dell’Istituto Gramsci Toscano e coordina Antonio Floridia.
Caciagli ha condotto una serie di ricerche e interviste nell’arco di circa venti anni, suddivise in quattro periodi: 1984-1986, 1991-1992, 1995 e infine 2005-2006. Queste raccolte di informazioni sono la base su cui il professore ha costruito il suo voluminoso saggio in cui, come recita il sottotitolo, ha ricostruito “origini, apogeo e declino di una cultura politica”.
La politica di cui tratta Caciagli è quella che da alcuni storici è stata precedentemente definita “subcultura rossa”, ed è rintracciabile in un territorio assai più vasto di quello che è l’oggetto di studio del saggio. Quello che rende però un unicum il distretto del cuoio, la subregione toscana nel Medio Valdarno Inferiore, di cui si tratta nello studio, è la vocazione industriale associata ad una penetrazione profonda di questa cultura politica in tutti gli ambiti della vita sociale delle persone: in nessuna altra area italiana con questo tipo di caratteristiche si è vista una così ampia adesione alle idee del partito comunista e della sinistra in genere.
Caciagli ricostruisce le basi storiche di questa subcultura politica territoriale, rintracciandone le origini alla fine dell’Ottocento; la sua indagine spazia attraverso la comparazione dei vari ambiti di questa società, dalla distribuzione della ricchezza, alle peculiarità dell’industria conciaria, dalle tradizioni locali e i riti collettivi, al mutualismo e alla molteplicità di strutture socio-assistenziali, non trascurando aspetti apparentemente secondari, ne realizza un’approfondita e molto documentata analisi. La provincia rossa, che ha visto il suo apogeo intorno alla metà degli anni Ottanta del Novecento, quando anche a livello nazionale il Partito Comunista raggiunse il suo picco, ha poi conosciuto un lento declino, fino ad arrivare quasi a dissolversi all’inizio del nuovo millennio. Accanto all’analisi della cultura politica, Caciagli ne ricostruisce anche il percorso storico, conducendo il lettore alla comprensione di questa unicità nella storia italiana.