ARCHIVIO AGENDA

In scena Gramsci con Fabrizio Saccomanno

Gramsci Antonio detto Nino è lo spettacolo teatrale con Fabrizio Saccomanno, che si terrà sabato 22 aprile alle ore 21, presso il Teatro dell’Affratellamento in via Giampaolo Orsini 73 a Firenze per iniziativa dell’Istituto Gramsci Toscano in occasione degli 80 anni trascorsi dalla morte di uno degli uomini più preziosi del Novecento al cui lavoro troppo sottovalutato da giornalista TESSERE ha dedicato il volume Antonio Gramsci, Il giornalismo, il giornalista. Scritti, articoli, lettere del fondatore de “l’Unità”, curato da Gian Luca Corradi, con una prefazione di Luciano Canfora, l’illustre docente di Filologia greca e romana all’Università di Bari, ed una postfazione di Giorgio Frasca Polara, per 40 anni firma di spicco de “l’Unità” e portavoce di Nilde Jotti durante la sua presidenza della Camera.

Il lavoro teatrale di Fabrizio Saccomanno – attore, regista, formatore teatrale, attivo per molti anni all’interno dei Cantieri Teatrali Koreja di Lecce – messo in scena insieme a Francesco Piccolini, racconta, attingendo prevalentemente dalle lettere scritte durante la prigionia, frammenti della vita dell’autore dei preziosi Quaderni, di uno dei principali animatori del Partito comunista italiano e del fondatore del quotidiano “l’Unità”.

In primo piano la sofferenza di un uomo che il fascismo vuole spezzare, che vive una disperata solitudine, e in dieci anni di prigionia, si spegne nel dolore e nell’assenza delle persone che ama: la moglie Julka, i figli Delio e Giuliano, il primo visto piccolissimo, il secondo mai conosciuto.

Sullo sfondo il tormentoso rapporto con alcuni esponenti del Pci e dell’Internazionale socialista, le incomprensioni con Togliatti e Stalin e l’ombra di Benito Mussolini.

Proprio le bellissime lettere ai suoi figli sono il punto di partenza del lavoro di Saccomanno: tenerissime epistole a Delio e Giuliano, ai quali Gramsci scrive senza mai nominare il carcere e la sua condizioni fisica e psichica, dando il meglio di sé come uomo, genitore e pedagogo. Accanto a queste, le lettere di un figlio devoto all’anziana madre che lo aspetta in Sardegna e non capisce. E ancora le lettere di un fratello e di un marito.

In questa trasposizione teatrale, quelle lettere ai familiari fanno emergere l’umanità, l’etica, l’onestà spirituale e la sofferenza di Antonio Gramsci, diventando quasi un romanzo nel romanzo che apre a pensieri e riflessioni.

Lo spettacolo sarà preceduto, alle ore 19, da un incontro al quale partecipano Francesco Niccolini, Luca Paulesu, Nicola Zavagli e Marta Rapallini, al termine del quale ci sarà un aperitivo. Il costo del biglietto, comprensivo dell’aperitivo, è di 25 euro scontato a 10 euro per chi ha meno di 30 anni. Il ricavato servirà a finanziare l’Istituto Gramsci Toscano.