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Viaggio nella mente di un alcolista (e di chi lo ama)

Considerazioni filosofiche di un bevitore sobrio, a partire da un saggio di Gregory Bateson

La “sensata logica” degli alcolisti di cui l’impareggiabile antropologo e linguista Gregory Bateson – artefice della teoria del “doppio legame” – ha trattato in un saggio pubblicato nel 1971 nella raccolta Verso un’ecologia della mente, è la sorgente di un torrente in piena di riflessioni condotte da un giornalista che ha attraversato l’oceano dell’estasi bacchica, amando i whisky prodotti nelle Highlands scozzesi.

A partire da quella che potrebbe apparire un’orribile bestemmia agli occhi di quanti vivono accanto a una persona posseduta dal demone dell’alcol, l’autore scandaglia gli abissi – differenti tra loro – nei quali si perdono 8 milioni e 265 mila italiani e i loro amici e parenti costretti a vivere una drammatica situazione in cui far convivere gli affetti e l’amore con la disperazione, l’impotenza, al limite l’odio.

È questo, secondo i dati Istat del 2018, il numero di quanti hanno superato i limiti del consumo abituale di alcol oltre i quali, secondo i parametri stabiliti dal Ministero della salute, si rischia di incorrere in problemi di salute, ovvero sia di quanti fanno un eccessivo consumo abituale di alcol o incorrono in ripetuti singoli episodi di ubriacatura. Quasi il 67% degli italiani al di sopra degli 11 anni, infatti, ha bevuto sostanze alcoliche almeno una volta all’anno, percentuale diminuita rispetto a 10 anni prima ma con un aumento dei consumatori occasionali (46,2 invece del 40,6%) e di chi beve fuori pasto (30,2 rispetto al 25,4%) a scapito dei bevitori quotidiani (22,1 contro 31,0%).

Ampiamente sottovalutato per evidenti interessi economici, il fenomeno dell’alcolismo ha dimensioni consistenti e sale quotidianamente alla ribalta delle cronache quando si tratta di incidenti stradali, episodi di violenza familiare, degrado delle città, condizione giovanile. È inevitabile allora domandarsi perché si beve, cosa spinge tanta gente ad offuscare la propria mente attaccandosi alla bottiglia. E mettersi quindi nei panni di chi lo fa, dalla parte di chi ne ha un irrefrenabile bisogno, entrare nella testa di quello che Joseph Roth definì “il santo bevitore”.

Scavando tra le pagine di scrittori e filosofi – da Socrate a Leopardi, da Tolstòj a Montaigne – un alcolista sobrio è andato alla caccia di senso e logica, nei comportamenti propri e di quanti, invece, sono astemi o quantomeno conoscono la moderazione. Ricordandosi però delle proprie compulsive passioni ma anche delle emozioni che accomunano i seguaci di John Barlecorn – il mitico personaggio della tradizione scozzese che incarna lo spirito dell’alcol – a quanti riescono a non alzare il gomito. Se il primo passo è aver consapevolezza di quanto si sta bevendo, in queste pagine si incontra il cammino di chi beve e di quanti lo circondano.

Con una prefazione dello psichiatra Allaman Allamani, a lungo coordinatore del Centro alcologico dell’Azienda sanitaria fiorentina, nonché autore di importanti testi sull’alcolismo in particolare e le dipendenze in generale, il libro invita a farsi le domande che tanto gli alcolisti quanto coloro che li circondano vorrebbero che “gli altri” si facessero. Indicando magari come comportarsi se a quelle domande non si trova risposta.

Daniele Pugliese, torinese, quasi quarant’anni di carriera giornalistica sulle spalle, ha all’attivo numerose pubblicazioni, da solo o con altri: una monumentale storia del Pci, un saggio sulla nascita del movimento cooperativo, uno sulle fortune del sigaro toscano, la raccolta di racconti Sempre più verso Occidente, la novella Io la salverò, signorina Else, il saggio sulla storia dell’idea di fine del mondo Apocalisse, il giorno dopo, le 30 interviste di Appropriazione indebita e l’“appassionata” biografia di Primo Levi Questo è un uomo. È presidente di TESSERE e direttore di www.tessere.org.

TESSERE è una associazione culturale senza fine di lucro che gestisce una rivista culturale on line e pubblica libri di qualità. Tra questi la raccolta di scritti di Antonio Gramsci Il giornalismo, il giornalista, curata da Gian Luca Corradi con prefazione di Luciano Canfora e postfazione di Giorgio Frasca Polara e il saggio di Marco Brando L’imperatore nel suo labirinto. Usi, abusi e riusi del mito di Federico II di Svevia.

DANIELE PUGLIESE, Fenomenologia dello spirito delle Highlands, Considerazioni filosofiche sull’alcolismo a partire da un saggio di Gregory Bateson, con otto note di Allaman Allamani, Firenze, TESSERE, 2019, pp. 496, € 20, Formato e-book 5,99.

Il comunicato stampa in formato pdf