Danilo Cubattoli, popolarmente soprannominato Don Cuba, uno dei personaggi più singolari ed amati della chiesa fiorentina del primo dopoguerra, viene ordinato sacerdote in Duomo l’11 luglio 1948.
Visse la maggior parte della sua esistenza nel popolare quartiere fiorentino di San Frediano con un impegno costante, ispirato anche da La Pira, con i più poveri del quartiere e nelle carceri, dalle Murate fino a Sollicciano, dove portò il cinema dietro le sbarre, la passione per il recupero sociale dei detenuti.
Nel 2007 gli è stato intitolato il restaurato chiostro delle Leopoldine in piazza Tasso dove una lapide lo ricorda come il prete dei carcerati. Ebbe una vita assai movimentata costellata da episodi assai particolari, basti solo citare il fatto che tenne una messa sul Kilimangiaro – meta di uno dei suoi viaggi in moto – perché «luogo più vicino a Dio».