La posa della prima pietra per la Sagrada Familia di Barcellona, il capolavoro di Antoni Gaudì, risale al 1882. Tre anni dopo fu chiesto formale permesso all’allora municipalità di Sant Marti de Provençal. dopodiché tra impedimenti burocratici, carte e scartoffie, la firma per la concessione definitiva è arrivata ora: esattamente 133 anni dopo. Un bel primato per la grande incompiuta che rappresenta a tutti gli effetti il simbolo di Barcellona. Insieme alla storica firma sono arrivati anche gli oneri da pagare al Comune, quasi 5 milioni di euro. Si capisce, visto che il capolavoro del maestro Gaudì è stato di fatto costruito senza permesso. Illegalmente quindi.
«La regolarizzazione della licenza edilizia è il risultato di un lavoro congiunto tra il Comune di Barcellona e la Sagrada Familia, durato due anni», si è affrettata a dire Janet Sanz, responsabile della pianificazione urbana della capitale catalana, mentre sulla Sagrada Familia incombono anche altri complessi problemi: la scalinata che dovrebbe essere costruita per esaltare la facciata della Gloria richiede una vera e propria rivoluzione urbanistica, con l’abbattimento di una serie di palazzi e lo sfratto di circa 3 mila residenti.
Ci sarà da vederne delle belle, in attesa del 2026, data prevista per la fine dei lavori. 144 anni dopo l’apertura del cantiere.