DAILY LA DATA

16 novembre 1996
L’Onu istituisce la Giornata della tolleranza

Il 16 novembre si celebra la Giornata mondiale della tolleranza, istituita dall’Onu nel 1996 per ricordare i principi che hanno ispirato la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, approvata dalle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948. L’obiettivo della giornata è quello di diffondere un valore che sta alla base dei diritti umani universali e delle libertà fondamentali.

Senza dubbio la tolleranza non è la qualità che viene più incentivata nel momento storico attuale, nel quale proprio in nome della tolleranza si è lasciato un grande spazio pubblico agli intolleranti, che siccome sanno sgomitare con destrezza e fanno facili proseliti fra gli incattiviti, si sono riprodotti in modo esponenziale.

Del resto ce ne aveva ben avvertito il filosofo Karl Popper, che con un famoso paradosso aveva affrontato il rischio della fine della tolleranza – e dei tolleranti – come conseguenza del tollerare gli intolleranti. Un articolo di Alessandro Massone per The Submarine di un paio di anni fa, le cui conclusioni sono ahimé ormai superate dalla velocità con la quale l’odio dilaga, racconta così il paradosso di Popper e le polemiche conseguenti:

«In La società aperta e i suoi nemici, saggio di filosofia politica vero esordio di Karl Popper, nel 1945 (edito in Italia solo nel 1973), il filosofo teorizza che l’unica necessità per garantire la sopravvivenza di una società tollerante sia l’assoluta intolleranza verso… l’intolleranza.

Popper scrive:

“La tolleranza illimitata porta alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l’illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro gli attacchi degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi.”

Si tratta di un paradosso, sì, ma di un paradosso di facilissima, intuitiva comprensione. Ma come ogni problema di questo genere, un’applicazione tranchant è ovviamente impossibile, se non operativamente dannosa.

Anni dopo, nella Teoria della giustizia (1971), John Rawls risponderà a Popper, sostenendo che una società che non riconosca la tolleranza agli intolleranti è per definizione a sua volta intollerante. Rawls concede tuttavia che sia necessaria una clausola di auto-conservazione. È fondamentale, quindi, tollerare gli intolleranti, finché non costituiscano attivamente un pericolo per la società e le istituzioni della libertà».

Ma la clausola di autoconservazione di Rawls, precisamente, quando scatta? E quando gli intolleranti saranno considerati un pericolo per la società e le democrazie? Restiamo in attesa di sentir suonare dall’Onu, oggi, le campane della tolleranza: e speriamo che suonino forte.