È morto il 16 settembre del 2016, a 95 anni, Carlo Azeglio Ciampi, 10° presidente dalla Repubblica italiana. Economista e banchiere prima, protagonista della politica italiana poi, Ciampi fu eletto presidente della Repubblica a larghissima maggioranza, con 707 voti su 1010, il 18 maggio 1999, su proposta dell’allora presidente del Consiglio Massimo d’Alema.
Il consenso parlamentare rispecchiava allora, e continuò a rispecchiare poi, l’approvazione popolare: Ciampi è stato un presidente molto amato dagli italiani, e il suo consenso è sempre stato alto. Secondo i sondaggi, infatti, l’indice di gradimento è oscillato tra il 70 e l’80%, come solo Sandro Pertini era riuscito ad ottenere.
Durante il settennato di Ciampi presidente della Repubblica, l’Italia è stata protagonista di un passaggio storico fondamentale: l’ingresso nella Moneta Unica Europea. L’Italia, come altri Paesi europei, abbandonò la sua moneta nazionale introducendo l’euro e dando il via a una nuova stagione per l’Europa, più unita e più omogenea.
Furono quattro i governi che si avvicendarono durante la presidenza Ciampi, tra cui il governo Berlusconi II, rimasto in carica dal 2001 al 2005, e ricordato come il governo più longevo della storia della Repubblica italiana, e, prendendo come riferimento l’Unità d’Italia, secondo solo al governo Mussolini. Debilitato dalla malattia, Carlo Azeglio Ciampi si spense a Roma il 16 settembre 2006. Dopo i funerali in forma privata, la salma ha fatto ritorno a Livorno, sua città natale.