È il 30 giugno del 1934. La giornata scorre veloce, ignara che in serata si consumerà una delle pagine più tristi della storia moderna. L’anno prima Adolf Hitler era riuscito ad arrivare il potere, convinto di riuscire a mettere in pratica le idee teorizzate nel suo Mein Kampf. Lotta al bolscevismo, antisemitismo e superiorità della razza ariana sono solo alcuni dei concetti espressi da Hitler. Per fare questo aveva bisogno del potere, aveva bisogno di un riconoscimento popolare e, soprattutto, aveva bisogno di eliminare gli oppositori, che rischiavano di compromettere il suo progetto.
Un esempio è la notte dei lunghi coltelli, consumatasi proprio tra il 30 giugno e il 1 luglio del 1934. L’espressione deriva da un episodio della storia medievale, quando cioè Angli e Sassoni massacrarono in modo brutale i nobili celti, nel tentativo di conquistare le isole britanniche. E così fece Hitler, che dette ordine di eliminare fisicamente alcuni dei suoi oppositori, dal Cancelliere ritenuti d’intralcio alle sue mire di espansione.
In particolare, egli incaricò le SS di eliminare i vertici delle squadre d’assalto naziste (le SA), oltre a altri vecchi nemici e oppositori del regime. Tra Hitler e i vertici delle SA si stavano consumando grosse divergenze di visione, sia sul ruolo del partito nazionalsocialista sia sulla strada che il cancelliere avrebbe dovuto intraprendere una volta preso il potere. E così Hitler trovò il modo più brutale di risolvere le controversie, sterminando tutti coloro che osavano opporsi alle sue idee.
Secondo i dati diffusi dallo stesso Cancelliere, pochi giorni dopo la strage, i morti nella notte dei lunghi coltelli furono 71. In realtà, secondo dati ben più realistici, il numero delle vittime raggiunse quasi le 200 persone. Un numero impressionante che testimonia la ferocia e la brama di potere di Adolf Hitler, che non esitava a eliminare dalla sua strada tutti coloro che non sembravano apprezzare il suo operato. La notte dei lunghi coltelli è stata una delle prime tragedie che si consumarono sotto il regime nazista, che avrebbe causato poi la morte di milioni di persone.