DAILY LA DATA

30 ottobre 1961
Muore Margherita Sarfatti

Colta e brillante giornalista ebrea, fu per decenni amante di Mussolini

Nel suo ultimo libro, una biografia dal titolo significativo Acqua passata, la parola fascismo viene utilizzata soltanto una volta. Margherita Sarfatti, nota soprattutto per essere stata per decenni l’amante del Duce, voleva lasciare tutto alle spalle quando si spense nella sua villa nei pressi di Como il 30 ottobre 1961.

Donna volitiva, intelligente, dotata di talenti – era giornalista  e critica d’arte – scandalosa per il menage parallelo  vissuto a lungo con Mussolini malgrado la presenza di donna Rachele e dell’avvocato Cesare Sarfatti, il marito da cui aveva preso il cognome (era nata Grassini), Margherita si innamorò del Benito socialista quando entrambi lavoravano nella redazione dell'”Avanti” e poi del “Popolo d’Italia” diretto dal futuro dittatore. Ma gli rimase accanto anche quando le idee cambiarono, negli incontri segreti a Palazzo Venezia e pubblicamente scrivendo la prima biografia di Mussolini, uscita dapprima in Inghilterra e nel 1926 in Italia con il titolo di Dux.

Ironia della sorte, la Sarfatti era ebrea e, per mettersi al sicuro, nel 1934 fu costretta ad espatriare negli Stati Uniti. Da lì in avanti il rapporto con Mussolini cominciò a logorarsi in modo direttamente proporzionale al consolidarsi della dittatura in Italia.

L’aver lasciato dietro di sé un libro dal titolo che chiude con il passato, da un lato la riabilita ma dall’altro mette un po’ di malinconia: invecchiare senza ricordi che portino conforto è una pena pesante, un ergastolo dei sentimenti.