DAILY LA DATA

31 luglio 1991
Firma accordo START I

Per avviare il processo di disarmo, 31 luglio 1991, Stati Uniti e Unione Sovietica siglarono il primo trattato START (Strategic Arms Reduction Treaty)

Il 31 luglio 1991, Stati Uniti e Unione Sovietica siglarono il primo trattato START (Strategic Arms Reduction Treaty), rinominato START I alla stipula del successivo START II del 1993. Il trattato prevedeva limiti al numero di armi di cui ogni fazione poteva dotarsi: 6000 testate nucleari e massimo 1600 ICBM, missili balistici lanciati da sottomarini e bombardieri, in sette anni. Dato che l’Unione Sovietica crollò cinque mesi dopo la stipula, il trattato rimase in vigore con Russia, Bielorussia, Kazakihstan e Ucraina. Questi Paesi, per dare seguito agli accordi, il 23 maggio 1992, firmarono il protocollo di Lisbona con il quale si impegnavano ad attuare gli impegni presi dall’URSS in quanto Stati successori e a trasferire tutte le armi dal proprio territorio alla Federazione Russa, dove sarebbero state distrutte. Il trattato START I e il Protocollo di Lisbona sono entrati in vigore il 5 dicembre 1994.

Iniziati nel 1982 come ulteriore passo verso il disarmo nucleare rispetto ai precedenti negoziati SALT (Strategic Armaments Limitations Talks), hanno portato alla firma di vari accordi: oltre a START I (31 luglio 1991), è stato firmato il trattato START II (3 gennaio 1993), che riguarda le riduzioni fino a un tetto massimo di 3000-3500 testate per parte, entro il 2003, e il divieto di spiegare missili a testate multiple. Il trattato START II è stato ratificato dagli USA il 26 gennaio 1996, mentre il presidente russo Putin lo h ratificato il 14 aprile 2000. Come si legge sull’enciclopedia Treccani, «un’ulteriore riduzione del numero massimo di testate atomiche in possesso di ciascuno dei due Paesi è stata prevista dal Trattato di Mosca (o SORT, Treaty on Strategic Offensive Reductions), firmato il 24 maggio 2002. L’8 aprile 2010, in sostituzione dello START, scaduto nel 2009, Federazione Russa e Stati Uniti hanno firmato il New START, che oltre a una nuova riduzione del 30% degli armamenti nucleari strategici, ha introdotto meccanismi di verifica non contemplati nei precedenti trattati».