DAILY LA DATA

6 agosto 1974
Petit “cammina” sospeso tra le Twin Towers

Cosa avrà pensato Philippe Petit, che il 6 agosto 1974 "passeggiò" tra le Torri Gemelle su un cavo d'acciaio, quando sono state distrutte? Per la cronaca, tre anni prima aveva compiuto simile impresa anche tra le guglie di Notre-Dame

Il mattino del 6 agosto 1974, Philippe Petit, il funambolo tuttora più famoso al mondo, compie la sua impresa più spettacolare: la traversata da una all’altra delle Twin Towers a New York. L’epica camminata sul filo dell’allora venticinquenne Philippe è diventata un film, The Walk, uscito nel 2015 per la regia di Robert Zemeckis, con Joseph Gordon-Levitt, nella parte dello spericolato francese. La pellicola racconta come Petit, dopo una minuziosa preparazione, riuscì a farsi beffe delle forze dell’ordine e a compiere la sua impresa: una camminata di 45 minuti su un filo d’acciaio di 3 centimetri di spessore, a oltre 400 metri di altezza, senza alcuna protezione e con l’unico ausilio dell’asta per mantenersi in equilibrio. Il cavo era lungo 42,5 metri e Petit lo percorse avanti e indietro otto volte, mentre sotto di lui si erano radunate centinaia di persone incredule e con il fiato sospeso, a guardare quel puntino che si spostava da una torre all’altra sospeso nel vuoto.

Al termine dell’esibizione, che naturalmente non era stata autorizzata e che era stata preparata con la complicità di alcune persone, Philippe venne arrestato dalla polizia di New York. Tuttavia, vista la singolarità e la copertura mediatica dell’impresa, che mai nessuno prima aveva nemmeno immaginato, il procuratore distrettuale fece cadere le accuse che vennero trasformate nell’obbligo di esibirsi per i bambini a Central Park. Dopo l’accaduto la Port Authority of New York & New Jersey concesse a Petit un pass a vita per l’Observation Deck delle Torri Gemelle.

La sua era stata una vita folle e spericolata e già a 17 anni era un giocoliere e funambolo. Dedito al borseggio era solito fuggire col suo monociclo dopo lo scippo, il che non gli impedì di essere arrestato più di cinquecento volte. A 18 anni era già stato espulso da cinque scuole per aver borseggiato gli insegnanti e ben presto scelse la vita di strada e lo spazio tra il suolo e il cielo per le sue esibizioni. Progettava e realizzava i suoi “spettacoli dell’aria” come imprese clandestine, tra le quali si ricordano la traversata tra i campanili di Notre-Dame a Parigi, nel 1971, quella di Sydney, nel 1973, tra le cime dei piloni nord dell’Harbour Bridge; la traversata delle Grandi Cascate di Peterson, quella delle cascate del Niagara, il Superdome a New Orleans, le guglie della cattedrale di Laon, in Francia.

Nel 2009 ebbe l’onore di ritirare il premio Oscar al Miglior documentario insieme al regista James Marsh per Man on Wire – Un uomo tra le Torri, che ricostruisce con materiali d’epoca, testimonianze e rari filmati la celebre traversata