DAILY LA DATA

8 agosto 1849
Fucilazione di Ugo Bassi

Ugo Bassi, padre barnabita, patriota e fedelissimo garibaldino, viene fucilato dagli austriaci l'8 agosto 1849

La mattina dell’8 agosto 1849 a Villa Spada, un edificio storico circondato da un grande parco ai piedi della collina di San Luca a Bologna, all’epoca sede del comando austriaco del generale Gorzkowski, viene letta la condanna a morte a due prigionieri garibaldini catturati alcuni giorni prima nelle valli di Comacchio, dopo essersi divisi dall’Eroe dei due mondi e da Anita ormai morente. Uno è un ufficiale dell’esercito garibaldino, il capitano Giovanni Livraghi. L’altro è un prete, il padre barnabita Ugo Bassi, cappellano della legione di Garibaldi.

Sono accusati l’uno di diserzione, l’altro di detenzione di armi. Ma non c’è alcun processo in grado di provarlo perché Gorzkowski ne ha ordinato l’immediata fucilazione. Vengono così condotti dove sorge il cimitero della Certosa e, sotto il portico oggi sovrastato dalla Torre di Maratona dello stadio comunale, vengono giustiziati. I corpi sono gettati senza cassa in una fossa che nei giorni seguenti i bolognesi, commossi per la barbara esecuzione del sacerdote martire e del capitano Livraghi, vanno a ricoprire di fiori asportando anche zolle di terra per ricordo. Ma non solo i comuni cittadini. La settimana successiva lo stesso Garibaldi si reca sulla tomba del sacerdote e pronuncia un toccante discorso in suo ricordo. L’omaggio incessante dei bolognesi costringe allora gli austriaci a riesumare i corpi e a nasconderli dentro al cimitero.

Al patriota predicatore, fedelissimo garibaldino, Bologna ha dedicato una delle principali strade del centro storico, dove sorge anche una statua in suo onore dove il prete è raffigurato con il braccio alzato a indicare la via per Roma.