DAILY LA DATA

8 gennaio 1951
Nasce Claudio Rocchi

l'8 gennaio 1951 nasce a Milano il cantautore Claudio Rocchi, una delle figure più interessanti del panorama musicale italiano degli ultimi decenni: dal rock progressive allo sciamanesimo

Di Claudio Rocchi, autore, produttore, nome di spicco del rock progressive e psichedelico italiano (ma non solo), si ricorda oggi una nicchia di affezionati seguaci, nonostante il ruolo indiscusso che la critica attribuisce al cantautore milanese: il più originale – si è detto –  il più intelligente, colui che ha saputo interpretare lo spaesamento e la ricerca disperata di valori alternativi di un’intera generazione. Nato l’8 gennaio 1951 a Milano, Claudio Rocchi è sempre stato un caso a parte: entrato giovanissimo come bassista negli Stormy Six, viene notato dal futuro produttore Alberto Salerno ed incoraggiato ad intraprendere una carriera solista. Il primo LP è del 1970, s’intitola Viaggio ed è totalmente acustico. Vi collabora, al flauto e al violino, un grande personaggio come Mauro Pagani. Anche se non si tratta di un album facile, ottiene il premio della critica discografica e un buon riscontro nelle vendite, grazie soprattutto alla trasmissione radiofonica Per voi giovani, ideata da Renzo Arbore e condotta da Mario Luzzatto Fegiz e Carlo Massarini. Tra tutti, un titolo: La tua prima luna racconta in modo cristallino la crisi identitaria, l’ingenuità e il pacifismo di un giovane dell’epoca.

Sarà l’anno successivo, tuttavia, con il secondo album, Volo magico n. 1, che Rocchi raggiungerà uno dei vertici della sua multiforme carriera. Con un Alberto Camerini ancora in versione session man, il disco contiene uno dei brani manifesto dell’autore, quel La realtà non esiste il cui titolo – molti anni dopo, nel 2013 – verrà scelto anche per un libro di Franco Brizi dedicato alla storia del rock progressive italiano, con un’introduzione dello stesso Rocchi. Da quel 1971, l’attività del musicista prosegue, tra lavori autonomi e contributi dedicati ad altri interpreti, da Ornella Vanoni a Giovanna, ad Eugenio Finardi. Nel ’74, memorabile la partecipazione alla prima edizione del Premio Tenco, in cui si presenta sul palco con candele accese e facendosi accompagnare dalla compagna di allora Manuela Mantegazza e da un cagnolino.

Col passare degli anni – tra esperienze in India e una ricerca sperimentale nel campo del suono elettronico, a cui si aggiunge l’attività di conduttore radiofonico per programmi di Radio Rai – Rocchi cambia registro, spostando i propri interessi nell’ambito del pacifismo attivo Nel 1979 aderisce all’Associazione internazionale per la coscienza di Krishna, collaborando con Paolo Tofani; conduce programmi radiofonici vaishnava, fonda e dirige il network nazionale RKC (Radio Krishna Centrale). Trasferitosi con la famiglia presso la comunità di Villa Vrindavana a Sn Casciano (Firenze), vi ricopre anche la carica di Priore. In seguito, Claudio Rocchi partecipa alla rifondazione della rivista underground “Re Nudo”, pubblica una raccolta di poesie “visionarie” e ha un ruolo nel film di Franco Battiato Musikanten. È del 1997 la raccolta Sacred Planet (Amiata), un viaggio trasversale nel panorama musicale sacro/magico/sciamanico. Su questa scia, da estremo sperimentatore, instancabile e sincero, fonda e dirige per tre anni a Katmandu, in Nepal, la prima radio indipendente nazionale “The Himalayan Broadcasting Company” (HBC).

Dell’ultimo periodo del cantautore, particolarmente significativo è Il mio volo magico con Claudio Rocchi, poema scritto a quattro mani con Susanna Schimperna, la sua compagna di questi anni, e destinato ad uscire postumo nel 2015. Ammalatosi nel 2010 di una grave patologia degenerativa ossea, Rocchi riesce comunque a realizzare un progetto creativo multimediale, finanziato dalla piattaforma di crowdfunding Musicraiser: s’intitola Vdb23/Nulla è andato perso, ed è ideato con l’amico musicista e produttore Gianni Maroccolo; prevede un disco d’inediti, un DVD con cortometraggi collegati alle musiche e un libro fotografico (in collaborazione con Alessandro D’Urso), con immagini dell’archivio privato di Rocchi. Tuttavia, Claudio non riesce a vederne la piena diffusione, perché muore a Roma il 18 maggio 2013. «O sei parte del problema o sei parte della soluzione. Non c’è modo di mettersi in un’altra posizione …»: la dichiarazione d’intenti del cantautore è oggi più che mai attuale, potrebbe piacere alle Sardine. Anzi, è un auspicio.