DAILY LA DATA

9 maggio 1941
Trovata macchina Enigma

Il ritrovamento della macchina crittografica Enigma rappresentò una vera e propria svolta nella guerra tra servizi segreti durante il secondo conflitto mondiale

Il 9 maggio 1941 il sottomarino tedesco U-110 venne catturato dalla Royal Navy. A bordo trovarono l’ultima versione della macchina crittografica Enigma. Una vera e propria svolta nella guerra tra servizi segreti riportata in seguito in diversi libri e film (il romanzo omonimo di Robert Harris è forse il più famoso e comunque quello di maggior successo da cui – con lo stesso titolo – il film con la regia di Michael Apted; senza dimenticarci del fortunato The Imitation Game del 2014 sulla vita del matematico Alan Turing, film che l’anno successivo vinse anche l’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale).

Enigma appariva come una macchina per scrivere. Aveva due tastiere: la prima inferiore e la seconda superiore detti rotori con 26 contatti per lato – uno per ogni lettera dell’alfabeto tedesco – nella quale i tasti erano sostituiti da lettere luminose che si accendevano ogni qualvolta veniva premuto un tasto sulla tastiera effettiva; la sequenza delle lettere che si illuminavano dava il messaggio cifrato (o quello in chiaro, se si batteva il testo cifrato). Originariamente fu sviluppata da Arthur Scherbius che si ispirò al disco cifrante di Leon Battista Alberti. Ma dopo la brutta esperienza della Prima Guerra mondiale (quando i tedeschi scoprirono che le loro comunicazioni navali erano state intercettate dagli inglesi dopo l’affondamento di un incrociatore alemanno) pensarono di implementare quel macchinario per criptare messaggi importanti.

Interessante la lotta – durata quasi vent’anni – tra servizi segreti. Un tedesco, tal Hans Thilo Schmidt di professione impiegato nel ‘31 fornì ai francesi dei documenti che di fatto erano i manuali di istruzioni della macchina. Ma la Francia per superficialità lasciò cadere l’informativa. Non così la Polonia che temeva Hitler come la peste. Chiese alla Francia i progetti fin lì elaborati e mobilitò i suoi migliori cervelli matematici per costruire un’altra macchina (detta “Bomba”) che decifrasse Enigma. I tedeschi però ne cambiarono il funzionamento introducendo un insieme di cinque rotori dei quali solo tre (diversi ogni giorno) venivano usati – particolare che moltiplicava per sessanta le combinazioni possibili – rendendo inutile il progetto polacco.

Alla vigilia dell’invasione della Polonia il progetto Bomba venne trasferito agli inglesi i quali organizzarono un’attività di intercettazione e decifrazione su vasta scala delle comunicazioni radio tedesche con l’aiuto di grandi matematici come Alan Turing. Poi nel maggio del 1941 la marina inglese mise le mani su un apparato Enigma intatto e sui documenti di cifratura, catturando un sommergibile tedesco durante un attacco di quest’ultimo a un convoglio alleato. Da lì la fine. Enigma fu decriptato. I tedeschi non se ne accorsero se non troppo tardi. Anche attraverso questo tipo di operazioni la guerra fu vinta.