DAILY LA PAROLA

Dubbio

Lontano da essere il contrario della verità, il dubbio consente la riflessione critica, l’analisi di più alternative, previene dall’onnipotenza, aiuta ad avere il senso del limite

Il dubbio è la condizione mentale, per la quale si cessa di credere ad una certezza, o con cui si mette in discussione una verità o un enunciato.

Il dubbio compare nella vita di ogni essere umano, l’incertezza su cosa credere, pensare o fare accompagna l’agire umano.

Pensatori e filosofi hanno disquisito e ragionato intorno a questa parola. Da Socrate a Cartesio, da Sant’Agostino a Galileo, da Hume a Kant, solo per citarne alcuni. Menti eccelse si sono arrovellate intorno a questo tema, dedicandovi studi e a volte l’intera vita.

Lontano da essere il contrario della verità, il dubbio consente la riflessione critica, l’analisi di più alternative, previene dall’onnipotenza, aiuta ad avere il senso del limite.

Le sentenze non piacciono molto, soprattutto in determinati campi, ecco perché nel momento in cui si cerca di fornire risposte, dovrebbe essere data particolare attenzione a non infondere gratuitamente delle sicurezze e non distribuire certezze, si dovrebbe lasciare un po’ di spazio alle altre ipotesi.

Il dubbio può considerarsi come un’ancora di salvezza alla quale l’uomo si aggrappa nel momento in cui si trova a far fronte ad una probabile verità che fa male, o che semplicemente non vuole scoprire.

ll dubbio implica domande e queste sono parte costitutiva di una personalità intelligente o, forse meglio, di un carattere indagatore, insoddisfatto, curioso, forse inventivo più che pedissequo.

Finalmente, piano piano, si ricomincia a dubitare e a porsi domande.

Il dubbio sano che nasce dalla riflessione, dal desiderio di comprendere, dalla necessità di autonomia di pensiero, dall’esigenza di interrompere la passività. Ora non resta altro che rammentarsi di dubitare in maniera estesa ed equanime oltre i confini, i preconcetti, le fedi, le credenze, gli orientamenti e le inclinazioni. Fino a spingersi a dubitare anche di noi stessi. Soprassedere al confortevole ed unilaterale dubbio funzionale, per esplorare l’incognita scomoda e multiforme del dubbio evolutivo.

L’uomo moderno è innanzitutto, dunque, un uomo che dubita, un uomo nell’aporia. Non può non venire in mente qui Montaigne il quale fece scolpire sulle travi della sua biblioteca la scritta: «Può essere e può non essere.