DAILY LA DATA

21 giugno 1527
Muore Nicolò Machiavelli

Tipico esempio di uomo rinascimentale: innovatore ma studioso del passato, libero nel pensiero, ha abbracciato la storia con una visione non particolaristica

Il 21 giugno del 1527 scomparve Niccolò Machiavelli, autore del celebre “Il Principe”.

Machiavelli nasce a Firenze nel 1469. La prima notizia certa su Machiavelli risale al 1498: in una lettera esprime duri giudizi sull’operato politico di Savonarola. Nello stesso anno è nominato secondo segretario della Cancelleria della Repubblica, incarico non particolarmente importante, ma che gli permette di entrare nella vita politica attiva.

Il suo impegno nei confronti dello stato fiorentino fu finalizzato a dotare la città di un esercito proprio e di non avvalersi più dei mercenari, convinto che la situazione in cui versava l’Italia, richiedesse un nuovo tipo di politica.

Nel 1512 espulsi i francesi, alleati della repubblica fiorentina, a Firenze rientrano i Medici. Questo segna la fine della carriera politica di Machiavelli. Viene confinato per un anno nella villa dell’Albergaccio, presso San Casciano. Alla scoperta di una congiura contro i Medici, Machiavelli viene arrestato e torturato, perché sospettato di complicità.

Nel 1527 dopo la cacciata dei Medici da Firenze, a seguito del sacco di Roma da parte delle truppe di Carlo V, Machiavelli cerca invano di mettersi al servizio della restaurata repubblica, presso la quale sospetto per la sua condotta con i Medici. Nello stesso anno Niccolò Machiavelli muore.

Tipico esempio di uomo rinascimentale: innovatore ma studioso del passato, libero nel pensiero, ha abbracciato la storia con una visione non particolaristica.