Parola araba traducibile come “volta a stalattiti” o “volta ad alveli” indicante una soluzione decorativa propria dell’architettura islamica.
Si tratta di una suddivisione a più livelli di un trompo, ovvero di un arco contenente una nicchia, edificato agli angoli di una struttura a pianta quadrata per trasformarla in un ottagono con funzione di raccordo tra il basamento quadrato di una cupola e la cupola stessa. In tale suddivisione numerosi piccoli pennacchi, o nicchie, formano una sorta di struttura a celle di alveare.
La volta decorata a muqarnas non ha una funzione strutturale e può presentare una grande varietà di suddivisioni geometriche della superficie assumendo forme tridimensionali sempre diverse. La varietà tipica però è quella a stalattiti pendenti in quanto le muqarnas assumono la foggia di strutture simili a ghiaccioli.
Questo tipo di applicazione geometrica, antica (non si esclude un’origine bizantina), oltre che per le cupole, fu utilizzata anche per la decorazione di portali, capitelli e superfici in generale; coadiuvata dall’impiego di materiali eterogenei anche molto leggeri come stucco, legno e ceramica, ha inevitabilmente condizionato non solo le altre arti ma anche l’artigianato.
